I fatti dell'Ucraina stanno calamitando l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale. Questa nazione è posizionata geograficamente in un punto strategico di congiunzione tra Russia ed Europa. Pare tangibile quanto sia importante per questo Paese aderire alla UE per migliorare i propri traffici (leciti e non) tra Russia e il resto dell'Europa.

Facciamo un passo indietro. La Rivoluzione arancione del 2004 ha migliorato le relazioni tra UE e Ucraina: il leader dell'opposizione e futuro presidente Viktor Juščenko promise che avrebbe fatto pressioni affinché l'UE stringesse relazioni con l'Ucraina e descrisse un piano di quattro punti: il riconoscimento dell'Ucraina come economia di mercato, l'entrata nell'Organizzazione Mondiale del Commercio, la condizione di membro associato dell'Unione europea e infine la condizione di membro a tutti gli effetti.

In modo simile, il governo dell'Ucraina ha chiesto a Bruxelles di fornire al Paese un chiaro prospetto necessario per divenire stato membro, affermando che «il piano di azione approvato riflette solamente il livello delle relazioni Ucraina-UE che avremmo potuto raggiungere prima delle elezioni presidenziali del 2004».

Nel novembre 2013, precisamente il 10, misteriosamente Juščenko decise di virare verso l'Est, verso la Santa Madre Russia condotta dallo Zar Putin. Atavico senso d'amore per la rossa bandiera? Lenin ancora icona incancellabile? Dna nostalgico?

Quali vantaggi in tutto ciò? Il primo per Putin è quello di gestire ogni risorsa della fertile e felice Ucraina, con la complicità del governo ucraino, ma adesso le cose si cono complicate.

Il popolo affamato e distrutto vedeva come una nuova possibilità di andare all'estero senza passare dal giogo dei Visti e movimenti (con relativi pagamenti di corrotti per averli). Si sono ribellati invocando la precedente presidentessa, poco incline ad una sudditanza putiniana.

La piazza, per ora ha vinto, facendo a gara per mostrarsi alle TV, urlando la loro gioia contro il governo corrotto e proclamando la loro voglia di libertà.

Libertà? Siamo sicuri che UE rappresenti la vera libertà? Io ho paura quando vedo questi scontri nel cuore dell'Europa. La guerra in Yugoslavia era partita per molto meno. Paura di una lotta dura senza paura con la Russia che non vuole e non può stare silente.

Immaginae che Putin, il quale mette bocca su tutto e tutti nel mondo, voglia veder andare il miglior alleato vicino verso l'Europa e hli USA tracotanti lo farà andare in bestia. La real politik è lontana. Comunque io spero che il loro sogno non muoia all'alba.