L’apparenza della fede nell’ipocrisia e formalismo trovanelle “chiacchiere” motivo di abbassamento della “santità” dell’uomo. Lo straparlare può uccidere il prossimo e“avvelenare anche noi”, è questa la sintesi del messaggio che il Papa lascia aifedeli accorsi in migliaia all’Angelus mentre lo ascoltano con interesse.Secondo il Pontefice “non solo non bisogna attentare alla vita delprossimo, ma neanche riversare su di lui la velenosità dell’ira e calunniare” la sua dignità.
Diffamare, sparlare a sproposito su qualcuno con l’intentodi offenderlo nell’onore e spargere negatività sul suo conto non ècomportamento da cristiani e allontana dal sentiero della santità.
La disciplina della parola, il silenziousato quando parlare non è edificante, evitare il chiacchiericcio inutile efutile, concentrarsi sul messaggio diverità, sono i passi che ognuno di noi dovrebbe seguire per creare un climadi collaborazione, pace e serenità. Per il Papa “Gesù punta sul cuore dell'uomo”e ciò vuol dire che per mantenerlo puro è necessario non sporcarlo con unlinguaggio offensivo e gretto.
Papa Francesco è totalmente contrario all’ipocrisia e fintafede e affonda la sua santa parola per abbattere il formalismo che attanagliala pastorale cattolica, poiché è contrario all’agire di Cristo che “non dà importanza alla semplice osservanzadella disciplina e alla condotta esteriore e punta soprattutto sull’intenzione del cuore dell’uomo”.
Ilcristiano è necessario che sia capace di andare alla radice del suo agire, conoscere le motivazioni profonde “espressione di una sapienza nascosta, laSapienza di Dio, che ci rende capaci di vivere l’amore divino”.
Dallo studio nel Palazzo Apostolico, affacciato in piazza S.Pietro per recitare l’Angelus, il Papa, per il quale la Chiesa è povera per i poveri, ha osservato l’importanza di dare il“pieno compimento” ai Comandamentiche sono la Legge per il cristiano.
Il cristiano porta con sé l’impegno dell’autenticità del suocomportamento e per questo la verità non deve essere nascosta e le parole nondevono uccidere il prossimo.
Secondo il Pontefice "non bisogna attentare alla vita del prossimo” con ira e calunnia,ma seguire la via della perfezionedell’amore oltre ogni misura. L’amore al prossimo è tale per cui “non può essere sincero se non vogliamo farepace con il prossimo", secondo l’illuminato Papa.
È chiaro che tuttinoi siamo invitati alla reciproca riconciliazione prima di pregare e professarefede cristiana. Nel messaggio del Papa c’è il fondamento della verità secondocui “ama il Signore con tutto il cuore eama il prossimo come te stesso”. Per il Papa, in buona sostanza, la fededel cristiano non deve essere posticcia e pasticciata, ma autentica edisciplinata in modo tale che l’ordine del cuore aiuti la mente a perseguireazioni autentiche e di elevazione dell’animo umano.