Il diploma magistrale è abilitante, lo ha ribadito il Consiglio di Stato il 1 febbraio 2014, e in attesa che il MIUR applichi quanto stabilito, e cioè che i docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 passino dalla terza alla seconda fascia (quella degli abilitati per intenderci) hanno deciso di far sentire le loro voci protestando.

Scendono in piazza al grido di "Sfruttate, ignorate e cestinate! Lottiamo adesso, mettiamoci la faccia! II fascia subito": il 7 marzo sono previsti presidi nelle maggiori città italiane nei pressi degli Uffici Scolastici Regionali, dove i docenti faranno sentire le loro proteste.

Milano, Torino, Vicenza e Bologna, a Roma, invece, la protesta avverrà direttamente presso il MIUR.

E ne hanno di ragioni per protestare questi docenti che per decenni si sono visti negare un'abilitazione che a quanto pare gli spettava di diritto, che si sono visti negare l'accesso alla seconda fascia, a cui venivano richiesti corsi abilitanti a pagamento per ottenere un'abilitazione che già possedevano e che costava fatica, studio, tempo e denaro.

Docenti che si son visti sottrarre un lavoro che spettava loro, che avrebbe fatto guadagnare loro punti preziosi per salire nella graduatoria e migliorare di anno in anno la posizione lavorativa. Chi può calcolare quanto è stato sottratto a questi lavoratori?

Chi può stimare a livello di soddisfazioni personali quanto è stato tolto a questi docenti? Neanche se il MIUR risarcisse in denaro o con un assunzione di massa i 55mila che dalla III fascia dovranno passare alla II giustizia sarebbe fatta.