L'eredità di Rai 1 è ormai diventato un "classico" della Televisione italiana, per dati auditel e per longevità del programma, che ormai da una decina d'anni tiene incollati allo schermo milioni di telespettatori, prima con Amadeus e ora con Carlo Conti.


Detto questo, facendo un'analisi più approfondita della trasmissione, qualche lato oscuro lo si trova; senza approfondire questioni che già in passato sono emerse, con trasmissioni come "Striscia la notizia" che hanno fatto notare come un concorrente una volta ha dato sì la risposta esatta, ma di una domanda che sarebbe stata fatta successivamente (sinceramente non ricordo esattamente l'episodio, ma è come se alla domanda "Come si chiamava il conduttore del Rischiatutto?", il concorrente avesse risposto "Nero", con la domanda successiva che era "Qual è il contrario di bianco?"), alcuni aspetti dell'Eredità non sono chiari, o comunque appaiono piuttosto bizzarri: per esempio il fatto che quando un concorrente sbaglia, non viene eliminato, ma deve "puntare il dito" contro un altro concorrente che magari non ha sbagliato nulla, ma si vede tutto a un tratto messo a rischio di eliminazione.


E proprio qui arriva un momento davvero "geniale" dell'Eredità: la persona contro la quale viene puntato il dito, si vede girare davanti un cubo sulle cui facce sono disposte varie lettere; quando il concorrente dice "stop", il cubo si ferma: un meccanismo così tecnologicamente avanzato non si vedeva dai tempi dell'applausometro al "Karaoke" di Fiorello; a quel punto, al concorrente vengono poste sei definizioni le cui risposte iniziano tutte con la lettera sulla quale si era fermato il cubo; ed ecco che ad alcuni concorrenti vengono poste definizioni come "Lo è chi si arrabbia - Arrabbiato" e "E' famosa quella di Noè - Arca"; altri concorrenti si vedono di fronte, invece, roba del tipo "Il nome dell'asta della meridiana" o comunque definizioni così difficili che, se paragonate a quelle degli altri, potrebbero indurre qualche spettatore particolarmente malizioso a pensare che si sia già deciso chi debba andare in finale e chi no.


Ovviamente si tratta di un pensiero da bar, o meglio da divano, visto l'argomento trattato, non si stanno lanciando accuse verso nessuno e non si stanno facendo insinuazioni di alcun tipo: sono solo osservazioni sul format di un programma che lascia piuttosto perplessi, e che potrebbe essere migliorato.