Per un momento fate finta di essere un tedesco o un francese, insomma un cittadino d'Europa non italiano, e ditemi, di fronte al brancolare senza senso del nostro governo, di fronte all'assurdo che è approvato, mentre l'Italia affonda nel debito pubblico, non pensereste di avere a che fare con una nazione governata alla "viva il parroco"?
Veramente, di fronte ai tanti proclami e alle immediate marce indietro, appena qualcuno si prende la briga di controllare se ci sono i fondi o no, voi, se foste di qualche altra nazione, cosa pensereste? Eppure è economia elementare!
È l'economia del buon padre di famiglia programmare una spesa sulla scorta dei conti e dei fondi che uno ha… com'è che alla nostra classe politica questi conti non risultano mai?
È un continuo via vai sulle tv, di politici legati al PD e al governo, e già vedere sullo schermo qualcuno che prima osteggiava e criticava Renzi e ora invece ne declama le doti, grandi doti di statista, lascia perplessi e viene naturale pensare al carro del vincitore dove vogliono salire tutti ma, ancorché questo, vederli declamare la loro politica "del fare", vederli esaltare il loro cammino inarrestabile verso le misure "giuste" da adottare e poi, dopo che un ragioniere ha fatto un piccolo calcolo, non vederli in tv a chiedere scusa per la loro incompetenza, ha dell'assurdo.
Ricordate di Cottarelli, commissario per la spending review, che sulle pensioni dei quattro mila professori aveva espresso parere negativo, poiché mancavano i fondi? E ricordate come fu tacitato da Francesco Boccia, presidente della commissione bilancio? "Dobbiamo raddrizzare un torto fatto a quelle quattro mila persone… dobbiamo sistemare un errore grossolano commesso con la legge Fornero… Cottarelli faccia il tecnico e non invada il campo specifico della politica…"
Quei giorni si ascoltò un catechizzare, ben benino, il povero Cottarelli, da parte di Boccia e, cosa ancor più incredibile, da parte di Renzi, che gli mostrò immediatamente la porta per andarsene.
Chi era costui che si permetteva di prendere una calcolatrice in mano e, facendo i conti, spezzava, con la nuda e cruda realtà matematica, il loro sogno "del fare", anche se questo "fare" erano solo proclami? Chi era costui che si era permesso di dire che non si potevano spendere soldi che ancora non erano stati incassati, che questo avrebbe influito negativamente il risparmio dello stato e che avrebbe aumentato il deficit, con la possibile creazione di qualche tassa per rientrare?
Vi ricordate come sembrò una chiamata alle armi da parte di Renzi, schierato apertamente a favore di Boccia, e come si susseguirono varie dichiarazioni contro Cottarelli? Gongolava Boccia, dopo essere scomparso dalle tv per un bel po', imbarazzato (forse) dalle voci che coinvolgevano la moglie, Nunzia De Girolamo, ex ministro delle politiche agricole, in favoritismi ai parenti, eccolo ripresentarsi davanti alle telecamere, gongolando nell'annunciare di essere riusciti a raddrizzare un torto fatto agli insegnanti che, dalla legge Fornero, erano stati estromessi dalla meritata pensione, gongolava e bacchettava Cottarelli, e questo nonostante il parere contrario del ministero dell'economia, dovuto proprio a problemi di copertura.
Sentire Renzi dire che "la spending review la faremo anche senza Cottarelli", pensando che a mettere Cottarelli a capo della commissione è stato proprio lui, pensare che non sia un segnale edificante quello che mostra Renzi, questo ribadire che qualunque cosa lui faccia non deve avere nessuna voce critica, pena la defenestrazione, ha un che di grottesco. Poi succede che, magari, un semplice ragioniere della ragioneria dello Stato piglia una calcolatrice ed ecco che l'ennesima brutta figura di Renzi, la Madia, Boccia e il governo intero è fatta!
Avete visto Renzi o Boccia in qualche tv a chiedere scusa per aver illuso quegli insegnanti? Mi preme suggerire a Matteo Renzi, che nel suo programma del fare, dovrebbe inserire pure un "cercare di far bene di conto".