Ho ricevuto una lettera scritta da due precarie, una nelle Gae e l'altra nelle Graduatorie di Istituto, che ripropongo integralmente. Chi mi conosce e mi segue su questa testata sa cosa sto facendo per i precari storici e quanto io ritenga illegittimo escludere dalle assunzioni gli abilitati e i precari della III fascia, specie guardando alla recente sentenza del tribunale di Siena che ha riconosciuto nulli i contratti a tempo determinato di alcuni precari ordinando al Miur di trasformarli immediatamente in contratti a tempo indeterminato.

Per questo motivo ve la propongo affinché l'appello lanciato dalle precarie sia raccolto da tutti, perché solo tutti uniti sarà possibile essere una forza coesa che combatta questa assurda discriminazione.

Gli invisibili della III fascia

L'inizio della lettera chiede come mai ci si dimentichi di una grande parte degli insegnanti, come se non esistesse. Quello dei docenti della III Fascia delle Graduatorie di Istituto è un vero e proprio esercito che ogni anno si aggiunge a quello dei colleghi delle GAE. Fianco a fianco in ogni attività scolastica, che siano lezioni in classe, scrutini o piuttosto consigli docenti.

Fino al 30 giugno firmano gli stessi tabelloni e gli stessi registri, con pari doveri e diritti dei colleghi nelle GAE. Il loro parere sulla decisione di promuovere o rimandare uno studente conta quanto quello degli altri componenti del consiglio di classe. Magicamente spariscono il 30 giugno, senza la possibilità di poter fruire di ferie pagate né scatti di anzianità. A settembre tornano nuovamente anche per due o tre giorni per gli esami di riparazione e i consigli. Ancora pochi altri giorni di attesa e si riparte con le convocazioni continuando con lo stato di precariato storico.

Alziamo la voce

Eppure lo scorso 5 maggio c'erano anche loro a scioperare insieme con i colleghi delle Gae contro la legge ignobile.

Insieme con i colleghi di ruolo hanno manifestato in 600.000 contro la 107. E questo esercito ora sta facendo ricorso al governo per il diritto di essere assunto sulla base della Sentenza europea che ordina l'assunzione per ogni precario con oltre 36 mesi di servizio indipendentemente dalla sua collocazione in graduatoria.

Respingere il tentativo di divisione

Truffati da un governo che, nel tentativo di evitare la multa di 4 miliardi minacciata dalla UE, diceva alla Nazione che dovevano essere assunti solo gli iscritti nelle GAE, rispettando in tal modo la sentenza europea, ha deciso di reagire con forza a questo sopruso. Adesso l'esercito dei docenti precari delle Graduatorie di Istituto sta bussando alle porte, vincendo già in diverse tribunali; non si fermerà per avere i suoi diritti.

Ignorarli per paura della concorrenza è da miopi e da sciocchi perché se si decidesse di lottare contro la legge e il governo ci vorranno grandi numeri e coesione. E parafrasando Talleyrand, ignorare decine e decine di migliaia di precari non è un crimine, bensì un errore.

L'appello all'unità

La riforma scolastica Renzi Giannini non stabilizza nessuno come i media hanno scritto e detto a più riprese. Noi non dobbiamo cadere nella loro trappola ed impedire che ci dividano. Tutti i docenti precari che da anni lavorano nelle scuole hanno il diritto ad essere stabilizzati! Per questo motivo dobbiamo essere tutti uniti per resistere e cancellare questa legge incostituzionale.