Subito dopo l'approvazione della legge 107 è cominciata la tattica ostruzionistica del Miur per tagliare i docenti precari con l'emanazione del D.M. 767 del 17 luglio con il quale venivano regolamentate le immissioni in ruolo. Gli abilitati con i Tfa e i Pas, i laureati in Sfp, i diplomati magistrali ante 2001/2002 e tutti gli abilitati all'estero, nonostante una corposa messe di ordinanze e sentenze dei tribunali a favore della loro abilitazione, non sono stati ammessi alla partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo previsto dalla legge 107.

Ma c'è chi non la pensa così e presenta il ricorso al Tar del Lazio contro questa illegittima esclusione. Si tratta dei sindacati confederali uniti che appena due giorni dopo l'emanazione del D.M.767 pubblicarono un comunicato congiunto in cui si annunciava questo ricorso.

E' incostituzionale escludere SFP, TFA e PAS

Il comunicato congiunto spiega perché è incostituzionale escludere dal piano delle assunzioni il personale docente in possesso di una abilitazione di tipo Pas o Tfa, i laureati in Scienze della Formazione Primaria, cui la legge 53/2003 ne riconosce il valore concorsuale, tutti i supplenti con oltre 36 mesi di servizio e tutto il personale appartenente alla Scuola d'infanzia oltre ai diplomati magistrali.

Questa esclusione entra in aperto contrasto con gli articoli 3 e 97 della Costituzione per il carattere discriminatorio in essa contenuto. Con il D.M.767 il Ministero dell'Istruzione discrimina queste categorie perché si ostina a non riconoscere identico valore concorsuale ai titoli posseduti dal personale iscritto nella II fascia delle Graduatorie di Istituto.

Violato anche l'art.117

Hanno ragione gli abilitati della II fascia delle Graduatorie di Istituto a dire no al concorso, si allo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento. C'è la possibilità di far dichiarare incostituzionale la Legge 107 nella parte in cui essa esclude questa categoria di docenti eccependone presso di essa i vizi attraverso questo ricorso al Tar proposto dai sindacati.

Questo è tanto più vero se si considera la violazione dell'art.117 della Costituzione perché non c'è stabilizzazione del personale con oltre 36 mesi di servizio. Ora, anche se è vero che la scadenza per depositarlo è passata, non è finita qua la possibilità di presentare ancora ricorso contro questa palese ingiustizia.

Anche Azione Scuola ricorrerà contro la Legge 107

Lo stesso ricorso è ancora proponibile davanti ai giudici del lavoro nazionali presso i quali si rivolgerà Azione Scuola, giovane associazione a tutela dei docenti che propone analoga azione legale, semplicemente andando sul sito alla sezione Ricorsi. Per chi fosse interessato anche alla stabilizzazione o all'ingresso in Gae, Azione Scuola offre la possibilità di manifestare il proprio interesse semplicemente lasciando i propri dati nella sezione Preadesioni.