Dure polemiche nei confronti di Matteo Renzi in occasione della visita a Napoli, per la firma del "patto per la Campania", dopo i recenti avvenimenti che hanno visto coinvolti il Comando Stazione Carabinieri di Secondigliano. Il grave affronto alle istituzioni, avvenuto nel quartiere napoletano di Secondigliano, ha mobilitato numerosi cittadini e varie associazioni in nome della legalità.

Tutti si sono mossi tranne Matteo Renzi, principale rappresentante dello Stato Italiano.

I Carabinieri passano in secondo piano

Si tratta di un agguato in piena regola quello che è stato messo a segno a Napoli, precisamente nel quartiere Secondigliano: 4 soggetti a bordo di 2 moto e armati di Kalashnikov, poco dopo la mezzanotte del 20 aprile, hanno fatto fuoco contro la Caserma dei Carabinieri sparando numerosi colpi d'arma da fuoco, colpendo l'edificio militare e le autovetture presenti all'esterno. Il giorno successivo all'episodio si sono mobilitate le istituzioni, tanto che il Comandante Generale dei Carabinieri in persona, Generale di Corpo d'Armata Tullio Del Sette, è andato a fare visita ai Carabinieri colpiti.

Anche il Governatore della Campania, De Luca, si è presentato per portare solidarietà nei confronti dei militari e della gente onesta del quartiere, complimentandosi per il buon lavoro espletato dall'Arma in quel territorio così difficile.

Renzi ignora la Camorra

Dopo le visite da parte di elementi di spicco come il Governatore della Campania De Luca, la cittadinanza credeva probabile una visita da parte del presidente del consiglio Renzi, poiché proprio nei giorni successivi all'attentato è stato a Napoli per firmare il protocollo d'intesa chiamato "patto per la Campania", ma nulla di tutto questo è accaduto. Matteo Renzi non ha modificato il suo tour, ignorando i cittadini del quartiere assediato dalla Camorra. Nessun gesto di solidarietà, quindi, anche nei confronti dei Carabinieri che hanno subito l'attentato per aver svolto il proprio lavoro, nulla da fare, il Premier non è pervenuto.