Il mobbing sembra essere solo una forma strana di sopraffazione di un individuo nei confronti dell’altro da non prendere in considerazione, come se fosse una strana malattia dimenticata dalla società, dai governanti e da chi - in primis -dovrebbe difendere i diritti dei lavoratori. Esistono svariate forme di sopraffazione, del cosiddetto mobbing: verticale, orizzontale etc. Ultimamente si è dimenticato il peso di questa forma di prevaricazione, spesso nemmeno denunciata per paura di ripercussioni ancor più negative. Ebbene la legge punisce questi abusi con lo Statuto del lavoratori tramite l’art.9 "tutela della salute e dell'integrità fisica" ed inoltre si hanno anche a disposizione strumenti legislativi riguardanti “persecuzione psicologica che porti a malattie professionali” ed ancora “lesioni personali colpose”.

Cosa dice la legge

Gli altristrumenti che si potrebbero avere a disposizione sono: il codice civileall’art. 2087 – “obbligo del datore di lavoro di tutelare la salute fisica dei dipendenti” e la legge 626/94, ora Dlgs. 81/08 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Quest’ultima possibilità ricopre purtroppo la particolarità che il mobbizzatore potrebbe proprio essere un dipendente del servizio, ove esistente, preposto alla gestione della sicurezza o addirittura il responsabile che si occupa proprio della materia specifica della sicurezza, ed allora sarà difficile potersi avvalere di questa legge, anche se ci si augura che certi posti possano essere ricoperti proprio da persone che contrastino il fenomeno.

Informare i livelli dirigenziali più alti della propria situazione potrebbe addirittura rendere la situazione ancor più grave perché purtroppo nessuno prenderà decisioni coraggiose nei confronti di chi fa mobbing, ed esso potrà esercitare addirittura con più forza il proprio ruolo dominantesulla persona presa di mira o addirittura anche su altre.

Il ruolo del mobber è devastante per un azienda o ente perché, utilizzando forme vessatorie, non farà altro che provocare una perdita di morale tra i dipendenti, causare un aggravio di giornate di malattie, far perdere elementi produttivi e competenti.

E le istituzioni?

Lo scarso interesse delle istituzioni e delle organizzazioni preposte alla difesa dei diritti dei lavoratori, che tramite i propri rappresentanti eletti dovrebbero cercare di frenare, in tutti i modi possibili, il fenomeno del mobbing, rimane ancora troppo diffuso.

L’unica difesa è quella data alla propria iniziativa, che comporta anche delle spese perun bravo medico legale di parte e uno psichiatra di sostegno. In attesa di norme più severe nei confronti dei cosiddetti mobber si si puòpensare ad un trasferimento in un altro ufficio nella speranza di trovareun ambiente di lavoro sano, dove poter essere correttamente apprezzati e motivati e soprattutto messi in condizioni di tornare ad essere produttivi.