I partiti ”di sinistra“, oggi e non solo in Italia, hanno mantenuto solo il " pedigree " come i cani di razza, sono socialistiper rendita di posizione, eredi indegni di una gloriosa tradizione umanitaria che essi,da tempo,hanno tradito. Sono di sinistra a parole,tanto le parole non costano nulla, non impegnano. Il loro obiettivo è solo il potere fine a se stesso, succubi del neoliberismo economico criminale. Da tempo non accorrono in sostegno degli scioperi dei lavoratori o degli insegnanti licenziati.
Nè i loro parlamentari hanno avuto seri dubbi nel votare il “Jobs Act" del Governo Renzi che hadistrutto i diritti dei lavoratori garantiti dallo “Statuto“ varato per iniziativa del socialista Giacomo Brodolini.
Infatti, l’hanno votato quasi all'unanimità con la scusa di rilanciare l'economia, la produttività (per vendere a chi se la domanda interna "aggregata" è bloccata dalla mancanza di potere d'acquisto dei ceti medio-bassi ?) e di favorire nuove assunzioni di lavoratori disoccupati (finalità rivelatesi puramente illusorie,vedi dati ISTAT, nonostante l'intensapropagandada "Minculpop" dei giornali e delle TV di regime,ormai tutti omologati alla " voce del padrone ", cioè del Governo Renzi).
C'è una grave discrasia tra le parole e i fatti, tra le dichiarazioni e i comportamenti. Perché,ad esempio, i partiti della Sinistra non hanno chiesto, con una denuncia penale contro il Governo, alla Procura della Repubblica di Roma o alla Procura della Repubblica presso la Cassazione, la riassunzione in massa dei circa 200.000 insegnanti precari, gran parte dei quali vincitori di concorsi, licenziati dalla Gelmini con semplici decreti e circolari ritenuti illegittimi da sentenze del TAR del Lazio, del Consiglio di Stato e, di recente, della Corte Europea di Giustizia ?
Perchè hanno appoggiato le menzogne del Governo Renzi che tenta di auto-attribuirsi il merito delle assunzioni di tali precari mentendo sul fatto che esse sono solo un atto dovuto per rispettare le sentenze giurisdizionali citate?
Nessuno di questi pseudo-socialisti, ed ex comunisti, ha difeso con forza la Scuola Statale garantita dalla Costituzione Repubblicana, opponendosi al suo scempio e alla sua distruzione, iniziati dal Governo Berlusconi a favore delle scuole private cattoliche e non e aggravati dal DDL "La Buona Scuola" di Renzi che rischia di precarizzare ancora di più tutto il personale scolastico, dando enormi poteri ricattatori agli ex colleghi Presidi, divenuti “managers“ per denaro con la pericolosa potestà discrezionale di assumere e licenziare.
"La Buona Scuola" che apre ai finanziamenti privati alla Scuola Statale, attraverso gli sponsors (industriali, mafie varie, etc.) con la conseguenza che si creeranno scuole di serie A e scuole di serie B, a seconda della ricchezza o povertà economico-sociale dei vari territori, che vorrebbe misurare il merito e la professionalità dei docenti o l'apprendimento degli alunni tramite la somministrazione di test, spesso idioti, scambiando,per ignoranza o malafede,la misurazione ( valida per gli oggetti) con il complesso e lento processo di valutazione professionale e dell'apprendimento (che riguarda le persone).
I Parlamentari di sinistra hanno approvato, senza batter ciglio, le " Riforme Istituzionali " del Governo Renzi che,nel combinato disposto tra l'abolizione del Senato elettivo da parte dei cittadini e la legge elettorale Italikum, rischiano,dando poteri enormi all'Esecutivo, di creare una nuova forma di dittatura post-moderna. Non hanno ancora capito che un partito progressista lo si costruisce su basi legalitarie dal basso,stando costantemente, coinvolgendoli, accanto ai poveri, ai diseredati, ai disoccupati, alle vittime del Potere?