Alcuni giorni fa cacciabombardieri statunitensi hanno bombardato una base militare siriana, uccidendo decine di soldati dell'esercito regolare che combattevano contro i vari gruppi terroristici presenti nel paese. La Casa Bianca ha subito affermato che si è trattato di un grave errore, ma stando alle affermazioni dei militari siriani sopravvissuti, l'attacco è stato deliberato.
Secondo alcune testimonianze, il giorno prima dell'attacco dei droni statunitensi avevano sorvolato la zona più volte, quindi Washington non poteva non sapere. Inoltre a quanto sembra, elicotteri americani hanno fatto fuoco contro le forze governative mentre queste tentavano di sfuggire al massacro.
I forti interessi geopolitici in Siria stanno impegnando gli Stati Uniti e i suoi alleati, tra cui Arabia Saudita e Turchia, a condurre una guerra farsa dove l'unico nemico è il governo del presidente Assad e non l'ISIS. I bombardamenti degli ultimi giorni, che i media statunitensi definiscono un semplice "incidente" o "danni collaterali", hanno consentito ai terroristi di intraprendere un contrattacco efficace contro le forze governative siriane.
Le menzogne politiche dell'amministrazione Obama sono sostenute dalla disinformazione dei media e dalla propaganda di guerra mistificatrice.
Secondo alcuni, gli attentati dello scorso fine settimana a New York sono serviti a distrarre l'attenzione pubblica dal fatto che le forze militari statunitensi in Iraq e Siria stanno deliberatamente proteggendo i terroristi dell'ISIS. Mettere in relazione gli attentati dinamitardi negli Stati Uniti con la campagna militare in Siria, è stato sicuramente un grosso errore da parte dell'amministrazione Obama. Inutile dire che gli ultimi sviluppi abbiano creato forti attriti tra Washington e Mosca, tanto che il presidente russo Putin ha deciso di rafforzare nuovamente il contingente militare in Medio Oriente. Gli errori e le strategie della Casa Bianca stanno costando centinaia di migliaia di morti innocenti in Siria, un disastro che non vede fine.