Forse era prevedibile che l'elezione a Sindaco di Roma di Virginia Raggi, avrebbe portato polemiche tramite gli organi di informazione. Forse era prevedibile che un'elezione inaspettata del Movimento 5 Stelle, poteva dare fastidio o comunque poteva diventare oggetto di contestazioni politiche. Ma tutto questo è diventato un vero e proprio accanimento mediatico, in ogni programma televisivo e su ogni pagina di giornale. Ma vediamo cosa è successo e cerchiamo di capirne il perché.

In nodo dell'assessore al bilancio

Dopo soli 70 giorni la giunta Raggi ha cominciato a perdere pezzi, la sindaca revoca il capo di gabinetto, Carla Ranieri quindi successivamente si dimette l'assessore al bilancio Marcello Minenna.

Poi arrivano le dimissioni di Marco Rettighieri, direttore generale dell'Atac e dell'amministratore Armando Brandolese, nel pomeriggio dello stesso giorno arrivano anche quelle del presidente di Ama Alessandro Solidoro. La Raggi decide di annullare la Giunta e di convocare d'urgenza la sua maggioranza per una riunione, definita molto intensa dai partecipanti. Immediatamente scoppia il caso denominato "crisi del M5S", tutti i media non parlano d'altro se non della Sindaca di Roma.

Dopo qualche giorno la prima cittadina della capitale individua il nuovo Assessore al Bilancio, nella persona di Angelo Raffaele De Dominicis, ex magistrato della Corte dei Conti, ma questo scatena ulteriori polemiche mediatiche che tutti noi già conosciamo.

Dopo soli 4 giorni Virginia Raggi è costretta a sollevare dall'incarico il nuovo assessore, perché indagato per abuso d'ufficio. Le difficoltà della nuova Sindaca sono abbastanza evidenti, ma in altre occasioni e con altri personaggi politici a Roma come a Milano, non si è sollevato lo stesso polverone mediatico.

Il no alle Olimpiadi del 2024

Ieri 21 settembre 2016 Virginia Raggi ha ufficializzato la rinuncia alla candidatura per le Olimpiadi del 2024 per la città di Roma, commentando la decisione in questo modo: "Siamo contrari alla candidatura per le Olimpiadi del 2024, perché non vogliamo ipotecare il futuro dei romani e degli italiani, in cambio dell'ennesima promessa da parte di chi finora non ha mai mantenuto la propria parola".

Poi ha aggiunto:"Sarebbe da irresponsabili accettare una candidatura ai Giochi Olimpici, anche perché l'organizzazione di tale evento, sarebbe solo un buon affare per le lobby". Prima della decisione la Raggi, ha disertato un appuntamento con Giovanni Malagò, presidente del Coni il quale dopo 35 minuti di attesa in Campidoglio, è andato via amareggiato. La Sindaca ha poi spiegato di aver avuto un contrattempo (era ad un pranzo di lavoro con un suo assessore). Ora non si parla d'altro che del rifiuto delle Olimpiadi, ma a memoria ci sembra di ricordare che nel 2012 l'allora Presidente del Consiglio Mario Monti, 'ordinò' il NO alle Olimpiadi all'allora Sindaco Alemanno, ma non successe quasi nulla, tutte le forze politiche o quasi, si dichiararono d'accordo sulla decisione, compresi i media.

Perché questo accanimento mediatico?

Allora la domanda è: "Perché questo accanimento mediatico nei confronti di Virginia Raggi e della sua Giunta?", gli argomenti per alimentarlo senza dubbio non sono mancati, ma in altre occasioni e con altri attori protagonisti, magari per fatti più gravi, questo non è successo. La cosa migliore sarebbe quella di lasciar lavorare Virginia Raggi, perché non si può pretendere di cambiare il destino di Roma in meno di tre mesi, dopo 30 anni di cattiva gestione.