Non c'è pace per la Juventus, recentemente la squadra di Torino (e buona parte della stampa sportiva) , hanno collezionato una sequela di pessime figure che ne stanno oscurando il primato in classifica. In ordine di tempo è Andrea Barzagli l'ultimo giocatore bianconero a far discutere. Dopo aver ottenuto tre giorni di riposo dal CT della Nazionale Gianpiero Ventura, al termine del match contro l'Albania, per problemi di famiglia, viene pizzicato in una discoteca riminese a festeggiare.
Un comportamento poco professionale, che ha fatto infuriare molti tifosi azzurri.
Juventus, etica tra Barzagli, Buffon e Commissione Antimafia
Il primo epic fail inizia con un'intervista a Gianluigi Buffon che, ad un mese dalle polemiche sulla direzione arbitrale di Juventus-Inter, ha pensato bene di rinfocolare un po' la brace sopita, parlando di una disistima verso l'Inter, rea - secondo il portiere juventino - di aver organizzato una panolada e polemiche insensate. Come ben sapete, la replica della società nerazzurra si è basata sulla storia del club. Mentre le critiche alla direzione arbitrale di Nicola Rizzoli, sono arrivate numerose anche da giornalisti , ex calciatori ed ex arbitri ben lontani dall'ambiente nerazzurro.
Rimangono forti le riserve sulla opportunità ( tranne che per Graziano Cesari ) di riaccendere delle polemiche sopite. La dirigenza dell'Inter non aveva mai citato la squadra bianconera.
Non solo: sono arrivate lezioni di etica, da un tesserato FIGC come Buffon che ha scommesso abitualmente sulle partite del campionato di calcio italiano; tutto legale ci mancherebbe, ma ai più sfugge che i tesserati non lo possono fare, senza dimenticare la disarmante dichiarazione - in occasione del gol "fantasma" di Muntari nel match clou per lo scudetto contro il Milan - in cui Buffon ammette che non avrebbe mai segnalato all'arbitro la validità del gol. Certo non un ipocrita, ma evidentemente, dal capitano della nazionale italiana, ci si aspetta un altro esempio.
Nel mezzo vi è la ben più grave vicenda dei presunti rapporti della 'ndrangheta con i vertici juventini, tanto da interessare la commissione Antimafia del Senato, presieduta da Rosy Bindi. L'organo parlamentare sta indagando su eventuali contatti tra un presunto esponente della malavita organizzata, Rocco Dominello, e il presidente della Juventus Andrea Agnelli. La battagliera presidentessa ha anche bacchettato il direttore generale della FIGC Michele Uva, che aveva sminuito l'importanza degli eventi, ricordandogli che uno dei mail del nostro Paese sono le infiltrazioni delle mafie anche nello sport e la sottovalutazione del fenomeno.