L'edizione online del Fatto Quotidiano di questa mattina riporta un'inchiesta sulle piccole storie di ordinaria corruzione che costellano, purtroppo, da sempre, il panorama italiano. Ci sono i poliziotti che per non comminare delle multe si fanno pagare, sottobanco, con dei buoni benzina. Ci sono i professori di Nuoro che fanno anche 90 ore di "pausa caffè". O il professore di Salemi che spende 20 mila euro di Fondi Europei dedicati ai corsi di formazione per comprare degli iPad con relative custodie.

Questi e molti altri casi citati dal Fatto Quotidiano testimoniano quello che sostenevamo in un precedente nostro articolo e cioè che la corruzione è un problema italiano ancora irrisolto.

Ma testimoniano anche che, tristemente, la corruzione e la collusione sono diventate un modus operandi a tutti i livelli della società "civile".

Le piccole storie di corruzione sono peggiori delle grandi truffe

A rifletterci bene, queste storie di quotidiana corruzione sono anche peggiori delle grandi truffe che vengono perpetrate a danno di Assicurazioni, Banche, Poste o altre istituzioni o attività. Non vogliamo dire che anche quelle non siano gravi, ma ciò che preoccupa, e non poco, è la vastità del fenomeno.

E come messo in evidenza dall'inchiesta del Fatto Quotidiano online, i rimedi posti in essere dallo Stato per sanzionare o addirittura prevenire i piccoli e grandi casi di corruzione si stanno rivelando, molto spesso, acqua fresca.

Infatti, tra mancanza di fondi, carenze di organico e quant'altro, alla fine si tratta di una lotta con armi spuntate, dove a soccombere, sempre più di frequente, è il bene comune e il diritto di ognuno di noi di vivere in una società dove non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B, ma, veramente, dove la legge è uguale per tutti senza distinzioni di sesso, di religione o di opinioni politiche, come recita l'articolo 3 della nostra Costituzione.

Ciò che può fare la differenza sono soltanto le persone e le loro qualità e valori morali. Occorre quindi investire maggiormente sul formare persone con una fibra morale forte. Solo così si vince il malaffare, la corruzione e la mafia. Falcone e Borsellino insegnano.