Il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio si racconta in una lunga intervista rilasciata a Gianluca Di Marzio per Sky Sport, nell'ambito di una trasmissione dedicata ai manager sportivi del calcio. Ausilio ricorda gli albori della sua carriera, iniziata da giovanissimo a solo 18 anni quando smise di giocare nella Pro Sesto a causa di un grave infortunio subito due anni prima. La verità è che il ds interista avrebbe voluto fare l'allenatore, ma era troppo giovane per poterlo fare da solo. L'allora presidente della Pro Sesto Giuseppe Peduzzi gli disse: "O fai il dirigente, oppure vai a casa".

Alla società mancavano figure di quel genere e Ausilio accettò fino a giugno, nella speranza di poter allenare una squadra la stagione successiva. Questo non avvenne ed il manager nerazzurro ringrazia ancora per quella scelta Peduzzi.

Da Kluivert a Zaniolo, le verità di Ausilio

In casa Ausilio anche il figlio studia da dirigente sportivo ed il suo pallino è sempre stato Justin Kluivert, nome che era finito sul taccuino del padre e poi approdato alla Roma. Pur stimando il giocatore, secondo il direttore sportivo Kluivert all'Inter non avrebbe avuto lo spazio che meritava un giovane di talento come lui. Piero Ausilio è consapevole che la cessione di Zaniolo, alla luce delle recenti prestazioni dell'ex gioiellino interista, ha fatto infuriare molti tifosi , ma ricorda l'affare Leonardo Bonucci: nel 2009 passò dalle giovanili dell'Inter al Genoa, nella trattativa che portò in nerazzurro Diego Milito e Thiago Motta, e sappiamo come andò a finire.

Ausilio aggiunge che "Per prendere Nainggolan e vincere abbiamo dovuto sacrificare un ragazzo sicuramente di prospettiva".

Coutinho non è stato ceduto per soldi

Su Philippe Coutinho il dirigente esprime un forte rammarico ed ammette che sia lui che Marco Branca (all'epoca responsabile dell'area tecnica) avrebbero voluto tenerlo all'Inter per almeno vent'anni.

Però il calciatore fremeva per giocare, almeno ogni 6 mesi chiedeva di essere ceduto. Insomma non si è trattato di un discorso economico, poiché subito dopo furono ingaggiati Kovacic ed Mauro Icardi. E a proposito di Kovacic, Ausilio spiega il suo legame particolare con il croato: "Kovacic è uno di quei talenti del calcio di cui non puoi non innamorarti".

Tuttavia nega che ci sia stata qualsiasi trattativa per un suo ritorno, anche se non esclude che in futuro si possa riparlarne

Mai iniziata una trattativa per Modric

L'idea Modric è uscita durante la trattativa per Vrsaljko: secondo Ausilio i procuratori del difensore croato avevano spiegato che il contesto creatosi nel Real Madrid avrebbe potuto portare il fantasista a Milano, ma di fatto la società nerazzurra non ha mai iniziato una trattativa anche a causa delle limitate possibilità economiche: "Mi limitai a rispondere che noi c'eravamo e, se è vero che quello che dite è realizzabile, parlatene con il Real e fateci sapere".