I partiti sono impegnati nella ricerca di una soluzione per la legge elettorale. In Commissione Affari Costituzionali della Camera, il testo base 'Italicum bis' della legge citata, presentato dal suo relatore Mazziotti, ha subito un arresto, per mancanza del necessario sostegno politico. Il PD ha dichiarato di voler votare contro: si sono accodati Lega, Ala ed altri e sono venuti a mancare i voti per per far passare il testo. Dalle ultime notizie, sembrerebbe che il testo stesso venga ritirato per evitarne la bocciatura. Con la nuova proposta, prende il posto di relatore il capogruppo PD Emanuele Fiano, in sostituzione di Andrea Mazziotti, centrista.
Nuovo testo base
Il PD propone invece un nuovo testo base, da alcuni chiamato 'Rosatellum', in riferimento al deputato Ettore Rosato. Si tratta di un sistema tipo 'tedesco corretto'. Le elezioni dei deputati avverranno in parte con il sistema maggioritario a turno unico, in parte in modo proporzionale senza scorporo. Per il Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta, non cambia nulla rispetto al passato, e lo stesso dicasi per la elezione dei 12 deputati eletti all'estero. Viene pertanto abbandonata, nelle intenzioni del nuovo testo, la correzione apportata dalla Consulta. La nuova proposta, in sostituzione dell'Italicum bis, non agevola certamente la presenza dei piccoli partiti. Difatti, la soglia di accesso è proposta al 5%, e spazza via tutti i partiti al di sotto di quella soglia.
Appare chiaro, che si tratti di una soglia molto alta, per dare voce a tutti. Una soglia tollerabile, a nostro parere, non dovrebbe superare il 2%. Aspettiamo la reazione della politica a questo nuovo testo base. Se salta anche la proposta PD, come tutti paventano, si tornerà a votare con la legge elettorale corretta dalla Consulta.
Una sconfitta, in quel caso, per la classe politica, non in grado di approvare una legge adeguata alle esigenze del popolo.
Rappresentanza in Parlamento
Con chiarezza va detto che 'la Democrazia' è governo del popolo, legittimamente rappresentato in Parlamento, attraverso le elezioni politiche. Tutti i paletti che tentano di escludere una parte dei cittadini, anche se minoritaria, è qualcosa che non risponde alle regole della Democrazia, così come moltiplicare la rappresentanza, in virtù di essere il primo partito, in numero di voti.
Anche in questo caso, a nostro parere, si va contro la democrazia. Accanirsi sia nel primo, che nel secondo caso, lascia delle perplessità. Il popolo è saggio, e capisce a chi dare il prossimo voto politico. Per la politica, sarà sempre più dura governare nel futuro, se non si imbocca la strada del cambiamento, e tutti i partiti devono essere animati da un solo obiettivo: 'il bene comune'.