Bene, ma non benissimo. Il titolo della canzone di Shade è la sintesi perfetta del Gran Premio d'Italia. Gioisce la Ducati che mette a segno una doppietta "in casa", utile per i costruttori e per mettere sotto pressione Marc Marquez. Tutto bello, fino ad un certo punto, poiché alla felicità per il secondo posto di Dovizioso - che si rilancia nella lotta per il titolo - fa il paio la tristezza, mischiata ad un pizzico di rammarico, della prima vittoria di Jorge Lorenzo, arrivata troppo tardi e soprattutto dopo 2 lunghi anni di delusioni e incomprensioni.

Il rapporto del pilota di Maiorca con il team della Rossa non è mai decollato e le colpe sono di entrambi. Lorenzo non è riuscito ad adattarsi alla Ducati (moto) e in Ducati non hanno fatto il massimo per adattarsi a Lorenzo, complice anche l'exploit di Dovizioso.

Una vittoria non può cucire delle crepe e allo stesso tempo non può essere fatta passare come la vittoria del secolo. Jorge ha fatto tutto alla perfezione, ma con l'uscita di scena dello spagnolo della Honda - che a furia di fare il "matto" ha buttato via 25/20 punti - il successo è stato servito su un piatto d'argento con il Dovi non al meglio (secondo) e Rossi (terzo) che è in lotta costante con una Yamaha che non riesce a tenere il passo, nello sviluppo, degli altri costruttori.

Il futuro di Lorenzo tra Yamaha e Honda?

Mentre Dall'Igna ha lasciato uno spiraglio aperto, lo stesso Lorenzo qualche minuto dopo ha pensato "ufficiosamente" di chiuderlo, forse rovinando ingiustamente il clima di festa. Adesso, il suo futuro resta un dilemma. La Suzuki, dopo una bozza di contratto, ha preferito puntare sul giovane Mir. L' unico posto libero è in Yamaha, però nel team satellite che ancora non si conosce, dopo il passaggio di Tech 3 in KTM.

Una notizia, però, potrebbe far aprire nuovi scenari. La Honda ha cercato l'australiano Miller per sostituire Dani Pedrosa, ieri caduto. Il giovane del team Pramac pare aver declinato l'offerta, puntando ad una Ducati ufficiale. A questo punto, l'unico nome senza ingaggio, oltre a Iannone destinato all'Aprilia, è quello di Lorenzo che potrebbe o diventare il compagno di Box di Marquez oppure, se Crutchlow venisse promosso alla "casa madre", potrebbe prendere il suo posto nel team satellite.

Chi prenderà il suo posto in Ducati?

I nomi in lizza per sostituirlo sono due: Petrucci e Miller. I due avrebbero comunque tra le mani una moto 2019, cambiando solo "colore". Al momento in testa sembra l'italiano, ma le carte cambiano da un momento all'altro. Ritornando alla vittoria di ieri, è più la felicità per il primo successo o la tristezza per aver dovuto attendere 2 anni?