Nel recente Festival della Letteratura di Mantova, si è segnalata la presentazione di un libro poco letterario, ovvero Essere una Macchina del giornalista O'Connell dedicato alla futurologia più radicale, ovvero il transumanesimo. Adelphi è l'editore importante, il testo è certamente affascinante ma appare lacunoso.
Scienza e Giornalismo
Non ce ne voglia, l'ottimo autore irlandese, ma il libro, come accennato pur vincente sul piano fortemente divulgativo, sconta certa presunzione tipicamente mediatica.
Nelle stesse interviste dell'autore emergono lacune conoscitive costanti: O' Connell ha intervistato o segnalato per l'analisi e i lavori incorso dei futurologi transumanisti, diversi nomi e ricercatori fondamentali (tra Max More, Aubery de Grey, lo stesso Zoltan Istvan) ma nello stesso tempo altre figure solo molto lateralmente protagoniste nella ricerca e nel dibattito transumanista se non persino fuorvianti, vista certa ala marginale new age e poco scientifica.
Tale semplificazione si riflette anche nelle interviste in merito all'autore con ulteriori bachi: ad esempio molti (si vedano Vanity Fair, Wired, il Corriere della Sera e Il Foglio) contestano al transumanesimo posizioni quasi sessiste per l'assenza supposta di protagoniste donne.
Quando al contrario, Natasha Vita More è addirittura tra le fondatrici ancora negli anni '80 del secolo scorso mentre figura di primo piano è persino una certa Marthine Rothblatt (anche una delle Ceo più pagate per la sua attività imprenditoriale ), addirittura una transgender. Inoltre, una semplice verifica agli speakers degli ultimi periodici convegni internazionali del movimento scientifico, Milano, e il prossimo annunciato proprio in queste settimane a Madrid, numerose sono le donne in programma, a Madrid anche una donna robot....
Scienza o Religione
La confusione dovuta al taglio giornalistico poco conoscitivo del volume, tocca anche vertici sulla natura scientifica o persino politica del movimento: bastava, anche in queste dinamiche, quasi un semplice giro nel Web molto ricco anche di informazioni facilmente comprensibili su tali apparenti contraddizioni, ad esempio lo stesso principale blogger e divulgatore fin dal duemila, ovvero Estropico.
Inoltre, Il presidente di una delle due associazioni italiane ufficiali e riconosciute da Humanity + (struttura ufficiale americana), l'AIT di Milano, Riccardo Campa, anche docente di Sociologia della Scienza alla Jagellonica di Cracovia è sia dichiaratamente socialista, libertario e progressista sia autore di diversi Libri sociologici e scientifici sulla storia anche del Transumanesimo: ad esempio Mutare o Perire di pochi anni orsono resta tutt'oggi, criticamente parlando il saggio più esauriente, scientifico e anche politico senza se e senza ma sul Transumanesimo finora pubblicato e ben più preciso di 'Essere una Macchina'.
Alcuni transumanisti sono anche di destra, ma solo una minoranza, la maggior parte di sinistra o Liberal, usando inoltre categorie stesse oggi relative e superate.
Non ultimo alcuni gruppi organizzati sono anche d'ispirazione religiosa cristiana, ma ali secondarie nel movimento che semmai si conferma culturalmente e dialetticamente aperto: ma chiaro che i temi forti e radicali , tra longevità estrema, crionica, un futuro di sintesi creativa tra l'umano e l'artificiale, è roba solo scientifica sebbene radicale e naturalmente a livelli di ricerca, per quanto anche a volte avanzata.
Insomma, complessivamente per l'operazione mediatica di O' Connell, riassumendo, e per il forte e speciale supporto editoriale, (Adelphi forse la miglior casa editrice italiana sul piano qualitativo e culturale), Essere una Macchina segnala in ogni caso lo sdoganamento definitivo nel nostro paese per certa futurologia e transumanesimo, oltre posizioni bioetiche e spesso paleocattoliche passatiste, ostili alla scienza e alla tecnologia.