Non è passato neanche un giorno che il popolo del web ha già messo alla gogna mediatica il Ministro dell'Interno Matteo Salvini e il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, rei di essersi presentati all'accoglienza del terrorista rosso Cesare Battisti, anziché presenziare il rientro della salma di Antonio Megalizzi, morto un mese fa.

Premessa

Oramai è passato quasi un mese dalla morte del giornalista Antonio Megalizzi, rimasto ucciso nell'attentato del mercatino di natale a Strasburgo, ma ancora la polemica sulle cariche presenti al rientro della sua salma non si sono placate.

Anzi, dopo l'arrivo del terrorista Cesare Battisti e la presenza di Matteo Salvini e Alfonso Bonafede all'aereoporto di Ciampino, la contestazione e i malumori sono aumentati.

Al momento del rientro della salma del giovane giornalista, all'aereoporto, vi era presente solo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarrella a salvare la "faccia" a quell'Italia insofferente alla tragedia, classificandola come "conseguenza collaterale" del terrorismo o così è stata bollata in alcuni tweet o da alcune dichiarazioni.

Fatta eccezione per il Presidente della Repubblica, nessun altro ministro si è degnato di accogliere, con tutti gli onori, il feretro del nostro concittadino caduto con un sogno: rifondare un'Europa unita e giusta.

Il fatto incriminato

Alle ore 11:15 del 14 gennaio del 2019 fa il suo rientro in Italia, dopo 38 anni di latitanza, il terrorista degli "Anni di piombo", Cesare Battisti. Ad attenderlo ci sono però non solo una nutrita scorta di agenti della polizia, bensì anche il Ministro dell'Interno Matteo Salvini e il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Viene spontaneo chiedersi allora: perché essere presenti al rientro di un pluriomicida, anziché al rientro di un cittadino italiano morto per inseguire un nobile sogno del quale tutti i giovani dovrebbero essere partecipi in un momento storico così buio? Strumentalizzazione? Propaganda?

È ormai risaputo che il segretario federale del "carroccio" ricorre a tutti i pretesti possibili per racimolare quel consenso popolare che lo ha portato al governo, basti pensare alla questione migranti e alla legittima difesa, punti cardini del programma leghista che ha ricevuto il consenso di buona parte della popolazione dello stivale.

L'impressione è quella di voler assumersi il "merito" per la cattura di Battisti e mandare un segnale di forza al proprio elettorato e al resto dell'Europa, in vista delle ormai prossime elezioni europee. D'altra parte il ministro Bonafede dei 5 Stelle che sembra voglia dire "anche noi siamo partecipi della cattura e siamo uniti in un giorno così storico", così da scacciare ogni possibile dubbio sulla presunta "crisi di governo".

Resta comunque il fatto che una sola carica si è presentata per un giovane ragazzo innocente, mentre due per un criminale, a testimonianza del fatto che se la preda non è "elettoralmente" appetibile, non ne vale la pena.