Nel 2013 Blasting News è nato con l’obiettivo di dare a ogni persona la possibilità di raccontare una storia e distribuirla su una piattaforma sicura, apolitica e aperta a tutti i punti di vista. L’idea di Blasting News è nata dal basso, seguendo le idee che in quegli anni diversi teorici dei media statunitensi, tra i quali Jeff Jarvis e Jay Rosen, stavano sviluppando: il giornalismo era in crisi e doveva rinascere dando voce ai cittadini, creando un dialogo costante con le comunità - che è poi la missione del giornalismo migliore. Tutto questo non ha portato alla cancellazione del giornalismo tradizionale o della professione di giornalista ma ha rappresentato un momento di passaggio che è ancora in corso.

In quegli anni si è parlato di Social Journalism, Community Journalism, Citizen Journalism. Sono nati milioni di blog, piattaforme, idee, progetti. Molti sono svaniti in pochi anni. Altri continuano a produrre contenuti e a guidare l’innovazione nel giornalismo. Sin dall’inizio l’obiettivo di Blasting News è stato quello di creare un nuovo ecosistema dei media in cui giornalisti, cittadini, comunità potessero lavorare uniti per migliorare le democrazie, rendendole società aperte e inclusive.

Per questo pubblichiamo in cinque puntate “Il futuro della democrazia tra violenza pandemica e progettualità necessaria” di Riccardo Roni, dottore di ricerca in Filosofia presso l'Università di Firenze, abilitato alle funzioni di professore associato di Storia della filosofia e di Filosofia morale, e componente del Direttivo nazionale della Società Filosofica Italiana. Crediamo che questo saggio possa aprire un dibattito necessario per capire il futuro delle democrazie in un mondo post-pandemico, dove la battaglia più impegnativa dei prossimi decenni dovrà essere condotta proprio contro le sempre più sofisticate forme di violenza spaziale, temporale e linguistica tra realtà empirica e realtà virtuale, ovvero contro il ricorso "strumentale" (nel significato attribuito a questo termine dal filosofo Max Horkheimer nel secolo scorso) alla tecnologia (dilagare incontrollato dell'intelligenza artificiale, dominio onnipervasivo degli algoritmi, attacchi informatici sempre più frequenti, utilizzo improprio e sregolato dei social media...), funzionale alla disumanizzazione (e dunque alla riconfigurazione ancora una volta strumentale, magari su basi autoritarie) di tutte quelle relazioni significative, concrete, plurali, e perciò inclusive, che costituiscono il tessuto connettivo delle migliori democrazie e delle "società aperte".

Di seguito le cinque puntate della serie scritta da Riccardo Roni: