“25 agosto 2018, Catania, io ero vicepremier e ministro dell’Interno. L’estrema sinistra manifesta per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti: la folla urla “assassini” e “animali” in faccia alla Polizia. Mi sembra di vedere alcuni volti familiari”: il post è di Matteo Salvini e il “volto familiare” oggetto del messaggio è quello della giudice Iolanda Apostolico, sotto accusa da parte della destra per aver respinto la richiesta di fermo di alcuni migranti tunisini trattenuti nel Cpr di Pozzallo.
La decisione del giudice ha scatenato reazioni dal mondo della politica di destra italiana a cominciare dalla premier Giorgia Meloni e da Maurizio Gasparri, che ha dichiarato come i magistrati che si oppongono alle norme sono "nemici della sicurezza della nazione" per finire proprio con Salvini.
Il video incriminato e le accuse ad Apostolico
Vestito blu, borsa, collana. Apostolico cammina in prima fila tra le grida dei manifestanti. Nelle vicinanze sembra esserci anche il marito della giudice Apostolico che si unisce ai cori: è Massimo Mingrino, funzionario amministrativo con ruolo di tutor del ministero della Giustizia.
Insomma, una giudice aveva partecipato a una manifestazione a favore delle persone migranti, organizzata dalle forze parlamentari ed extraparlamentari della sinistra: questo, secondo Salvini e altri esponenti della destra, ne minerebbe il giudizio, mettendo a repentaglio il ruolo di terzietà che ne deve sempre contraddistinguerne l'operato. È la stessa accusa che le viene mossa da giorni, da quando ha accolto il ricorso dei legali di quattro persone richiedenti asilo che dovevano essere portate nel Cpr di Pozzallo, perché ha giudicato illegittime alcune parti del Decreto Cutro, che prevedeva il fermo dei quattro migranti.
Apostolico sostiene che quelle parti del decreto Cutro sia in contrasto con la legislazione europea e anche con la Costituzione italiana.
La decisione di Apostolico era stata ripresa da Giorgia Meloni, che si era detta "basita" e aveva detto che la giudice si era "scagliata contro i provvedimenti di un governo democraticamente eletto".
Il ministro alla Giustizia Carlo Nordio ha detto che il Governo farà ricorso contro la sentenza della giudice.
È scontro tra Associazione Magistrati e Lega
La cosa ha generato un botta e risposta tra i vertici dell’Associazione nazionale magistrati e la Lega. “Valuteremo insieme alla diretta interessata se e come intervenire”, ha fatto sapere l’Anm.
Il presidente Giuseppe Santalucia aggiunge: "Si accentua la tendenza a giudicare la terzietà del giudice - che va valutata dentro il processo, andando dalla critica del provvedimento, che è legittima – allo screening della persona, cioè vedere chi è il giudice anziché guardare quello che ha scritto. Sono preoccupato dalla china che si imbocca".
"Non è preoccupante lo screening - ha replicato piccata la Lega - Piuttosto, devono essere preoccupati i 58 milioni 851mila italiani che possono essere giudicati da toghe la cui terzietà e imparzialità sono gravemente compromesse dal caso Apostolico".
A corredo della vicenda è arrivata anche la reazione del ministro della Scuola, Giuseppe Valditara: “Un magistrato ha l'obbligo non solo di essere, ma anche di apparire indipendente.
Senza contare poi che la partecipazione al confronto politico non è "vita privata" ma "vita pubblica".
I dubbi sulla provenienza del video
Alcuni attenti osservatori in queste ore si stanno chiedendo da dove provenga il video postato dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il video sembra filmato dal lato dei poliziotti, dietro di loro, e non da quello dei manifestanti. Il Fatto quotidiano ha paragonato questo video a un altro della stessa manifestazione, in cui non si vedono giornalisti a filmare la scena.
Il video potrebbe essere stato postato sui social, e qualcuno potrebbe essersi ricordato di aver visto Apostolico: una possibilità, certo, ma poco plausibile. Nei video ci sono molte persone, e soprattutto è stato postato cinque anni fa.
Un'altra possibilità, più inquietante, è che il video appartenga alle forze di polizia, che hanno inquadrato e schedato le persone che hanno partecipato a quella manifestazione, per poter poi ri-usare le immagini. È anche strano che Salvini, oggi ministro alle Infrastrutture e non all'Interno, abbia a disposizione questo video, che potrebbe essere stato girato dalla Polizia. Alcuni commentatori si stanno chiedendo chi glielo abbia passato, e perché: "Dicono di averlo trovato in rete, ci mostrino le fonti" ha scritto su X Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana. "Se fosse arrivato nelle mani di Salvini da apparati dello stato sarebbe una cosa gravissima". "È in corso una schedatura dei manifestanti? Viene usata per attività di dossieraggio?" ha chiesto in un intervento alla Camera Vittoria Baldino, vicepresidente del Movimento 5 Stelle.