A tre anni dallo scoppiodella cosiddetta primavera araba, persiste l'instabilità politicanell'area nordafricana e mediorientale. Il processo di transizioneverso la democrazia avanza timidamente fra mille difficoltà. Questa la situazione ad inizio 2014.

Turchia

Le tensioni hanno investito la Turchia per tutto il 2013 e ora il clima di instabilità è causato dallo scontro politico ed istituzionale fra ilpremier Erdoğan, le opposizioni e la magistratura in seguito allo scandalocorruzione che ha investito il potere esecutivo nel dicembre dello scorso anno.

Dopo aver destituito ivertici della polizia, funzionari e diversi prefetti il governo turcoha tentato di varare una legge che consentisse di porre lamagistratura sotto il controllo diretto dell'esecutivo.

Il tentativo di riforma punitiva della magistratura agita le piazze e preoccupa l'Unione Europea. Il governo di Ankarasmentisce intanto l'impiego di politiche monetarie restrittive per difenderela lira turca sui mercati oggetto di speculazione nelle ultimesettimane mentre punta a sostenere la domanda interna.

Siria

Si apre a Ginevra il 22gennaio la seconda conferenza internazionale sulla Siria. Proseguel'operazione sotto l'egida delle Nazioni Unite per ladistruzione controllata delle armi chimiche presenti nel paese martoriato dall'infinita guerra civile.  Intanto si intensificala pressione diplomatica perché Assad lasci il paese.

Iraq

Ilbagno di sangue fra sunniti e sciiti è ripreso in Iraq in vista della visita del Segretariogenerale dell'Onu Ban Ki-moon che è stata accolto da una serie diattentati. Gli osservatori sono preoccupati che il fronte quaedista irakeno e siriano possano ulteriormente saldarsi.

Iran

Dal 20 gennaio entra invigore l'accordo sul nucleare raggiunto nel novembre 2013 a Ginevra.

Si prevede uncontrollo internazionale del processo di arricchimento dell'uranio incambio di un allentamento dell'embargo e lo sblocco di 4 miliardi didollari detenuti all'estero dalla repubblica islamica. 

Egitto

Continuano le tensioni politiche che vedono protagonisti i militanti pro-Morsi, l'ex presidente dei Fratelli Musulmanidestituito l'anno scorso dai militari.

Il referendum del 14gennaio sulla nuova costituzione redatta dai 50 saggi promossa dalgenerale al Sisi dovrebbe sbloccare la crisi politica. Scontata la vittoria dei Si ma è l'affluenza ilvero termometro del paese.

Tunisia

Dopo le dimissioni delprimo ministro, la formula del governo tecnico sbarca in Tunisia etraghetterà il paese a nuove elezioni nel corso dell'anno. Sono incorso trattative per una nuova legge elettorale e per approvare lanuova costituzione.

Il ruolo della Russia

Si rafforza ilruolo di mediatore e l'influenza di Vladimir Putin nell'area a causadella debolezza dell'amministrazione Obama, colpita dallo scandaloDatagate e da un'Europa distratta dalla crisi economica interna.