È arrivata la sentenza della Consulta che tutti i politici aspettavano, anche se le motivazioni non concordano con le ipotesi avanzate dalla maggior parte dei politici. Per Grillo il Porcellum era incostituzionale da cima a fondo e pure i due rami del Parlamento e, di fatto, tutte le Leggi emanate.

La Consulta invece, ha sentenziato che sì la Legge è incostituzionale, ma il Parlamento non è deligittimato. E, senza una riforma, si torna al proporzionale puro, con la possibilità di introdurre delle mini-liste. In questo modo, ha accontentato tutti dando una botta al cerchio e una alla botte.

Una riflessione va fatta. Tutti sanno che la colpa è del parlamento, ma che senso ha che la Consulta intervenga dpo quasi dieci anni durante i quali questa Legge ha regolato le elezioni di ben tre parlamenti? Questa sentenza a mio avviso, potrebbe provocare danni ben peggiori di quanti ne ha procurati il Porcellum.

Questo ritorno al proporzionale con liste bloccate o liste di partito o di coalizione con preferenze, chissà se potrà aggiustare granchè. È ovvio che, il vincitore non si spartirà più il Porcellum, pur rimanendo le liste di coalizione o le liste dei candidati scelti dal voto e non imposti dai partiti verranno attribuiti ai primi in alto nelle liste decise dalle varie segreterie dei partiti.

È probabile che la soglia di sbarramento senza Porcellum, induca i partiti a coalizzarsi in un programma comune prima del voto. Ma questo è un vero dilemma, perché il proporzionale che impone la Consulta, dovrebbe rendere più difficile trattare prima del voto, ma casomai dopo, sia sul governo che sulle poltrone.

Si spera che i partiti, vista la semplicità con cui la Consulta ha emanato le regole esposte in questa sentenza, trovino subito l'accordo per formalizzare la nuova Legge per essere pronti nel caso si debba andare al voto.