Prosegue incessantemente il dibattito su Amnistia e Indulto 2014: dopo il voto favorevole della Camera, lo svuota carceri è adesso al vaglio del Senato che dovrà ratificare il provvedimento entro il 21 febbraio, pena la decadenza con conseguente venir meno delle norme ivi contenute.



Molto attiva anche la Commissione Giustizia al Senato, che tra oggi e giovedì 13 febbraio si riunirà per discutere dei quattro ddl su Amnistia e Indulto presentati da Manconi e Compagna; a sperare in un iter piuttosto rapido sono i detenuti da una parte, che con gesti eclatanti e simbolici vanno manifestando la propria disperazione per una situazione ormai insostenibile, e il ministro Cancellieri dall’altra, che il prossimo maggio sarà chiamato a rispondere dinnanzi agli organismi europei di quanto fatto dall’Italia per risolvere il problema del sovraffollamento carceri.

Facciamo allora il punto su Amnistia e Indulto 2014.

Amnistia e Indulto 2014: svuota carceri al Senato, detenuti chiedono rispetto dei propri diritti

Come accennato in apertura, lo svuota carceri è adesso al vaglio del Senato che ha a disposizione poco più di una settimana per concludere i lavori e approvare il decreto, pena la decadenza dello stesso. Uno scenario che tutte le parti in gioco non vorrebbero si palesasse, se non altro perché il tempo stringe e a breve l’Italia dovrà dare risposte concrete all’Europa.



Il dl emergenza carceri approvato a Natale sta infatti producendo i primi effetti, ma il ritmo di scarcerazione dei detenuti è lontanissimo dall’essere quello adatto a risolvere l’emergenza: su una popolazione carceraria stimata in circa 63.000 unità, ogni settimana escono di galera in media 200 detenuti, decisamente pochi per sperare che il problema del sovraffollamento carceri possa essere risolto senza dar corso ad Amnistia e Indulto.



I ddl che hanno ad oggetto i due provvedimenti di clemenza sono adesso il vaglio della Commissione Giustizia, che li ha fissati all’ordine del giorno per le sedute  di oggi, domani e giovedì 13 febbraio: si tratta dei ddl Manconi e Compagna, ed anche in questo caso urge un esame il più possibile celere date le proporzioni sempre più immani che va assumendo l’emergenza carceri.



La scorsa settimana, il quarto detenuto in meno di un mese si è cucito la bocca con del fil di ferro abbandonato per terra durante l’ora d’aria: l’episodio è avvenuto nella casa circondariale di Marassi a Genova, dove a fronte di soli 436 posti letti sono stipati oltre 800 detenuti. In una cella che può contenere 3-4 carcerati al massimo ne vengono assegnati in media 7-8, esattamente il doppio della capienza disponibile, con la conseguenza che ognuno ha a disposizione spazi limitatissimi. In simili contesti il rischio che la rieducazione, fine ultimo della detenzione, sconfini nell’annientamento è altissimo.



Il livello di emergenza va dunque aumentando: il primo ad esserne consapevole è il ministro Cancellieri, che da tempo si dice favorevole a dar corso ad Amnistia e Indulto, accompagnando il tutto con una riforma del sistema giustizia. Staremo a vedere, la speranza di tutte le parti in causa è che Amnistia e Indulto possano finalmente prendere corpo in questo 2014.