Ebbene si, anche in Trentino Alto Adige, considerato fino ad oggi una delle poche 'isole felici' del territorio italiano, arrivano gli scandali politici: la regione che fa registrare il più alto tasso di occupazione viene sventolata in prima pagina (pensate un pò...) per un vibratore ed altri due giocattolini erotici che non mancheranno di creare scompiglio.


La pietra dello scandalo è un semplicissimo scontrino ammontante a €. 64,92, emerso durante l’indagine condotta dalla Guardia di Finanza sulle rendicontazioni dei gruppi consiliari, iniziata lo scorso gennaio. A presentare il singolare rimborso sarebbe stato il gruppo dei Freiheitlichen, il partito autonomista germanofono che alle elezioni del 2013 aveva ottenuto una percentuale particolarmente alta, il 17,9% dei voti. 


Secondo quanto viene scritto dal Corriere dell’Alto Adige, qualcuno avrebbe comperato il bizzarro oggetto a batterie, mettendolo in conto ai contribuenti. Naturalmente nelle valli tirolesi non si fa che parlare di altro, tra indignazione, sorrisini ironici e amarezza mal celata.


Sono arrivate, intanto, le prime dichiarazioni in merito a quello che dovrebbe essere considerato il "movente" che ha causato l'acquisto dei giocattolini erotici. La consigliera Ulli Mair ha detto: “Abbiamo comprato quel materiale per fare uno scherzo di compleanno ad un collega. Abbiamo pensato di fargli un regalo di compleanno, decisamente un po’ spinto, tutto qua”. 


La giustificazione potrebbe essere anche lecita dal punto di vista goliardico, ma naturalmente la questione sollevata dalla Guardia di Finanza non è tanto il fine per cui è stato fatto il regalo, quanto il fatto che possa essere stato pagato, usando dei soldi pubblici.


Tra l’altro, c'è da aggiungere che prima dell'arrivo dello 'scandalo del vibratore', il capogruppo del partito Pius Leitner e la collega Mair avevano sollevato un polverone per un ennesimo caso di "pensioni d’oro". I due, infatti, hanno ricevuto un anticipo sul vitalizio da politici di circa 400 mila euro.