Il ministro dell'interno Angelino Alfano tiene a battesimo il suo NCD nella (ancor più) sua Agrigento.
Il teatro Pirandello della città dei templi ha visto la prima convention del partito che è nato da una costola del PDL ed oggi si prepara ad affrontare le prime elezioni della sua storia.



Una folla lo ha accolto in un teatro colmo nei suoi mille posti e i sostenitori che sono rimasti fuori hanno usufruito dei maxischermi che sono stati allestiti per l'occasione.



Prima di entrare però il ministro dell'interno è stato accolto fuori dal teatro dal prefetto Nicola Diomede, il Questore Mario Finocchiaro, il comandante provinciale dei carabinieri Riccardo Sciuto e della guardia di finanza Massimo Sobrà.



All'interno del teatro per lui manifesti e striscioni, e tutti i parlamentari siciliani NCD, Renato Schifani compreso.



Molti i temi affrontati durante il dibattito: immigrazione, economia, infrastrutture, famiglia e lavoro.
"Nessun uomo potrebbe pensare mai di raccontare la propria biografia alla gente che lo ha visto nascere", "Sono in patria, nel senso della terra dei miei padri. E ho compiuto tutto ciò che avrei potuto, sono a posto con la mia coscienza" è questo l'incipit del suo intervento che dimostra chiaramente il forte legame con la sua Agrigento che lo ha visto nascere e crescere non solo umanamente ma anche politicamente dimostrandogli con sempre grandi successi elettorali "un amore" che non riesce a sfiorire. Prova ne è l'affluenza di oggi.



E proprio quando tanti parlano di un Alfano "morto" senza il suo padre-padrone Berlusconi ecco che, con l'incontro di oggi, il ragazzo prodigio dimostra che gode invece di ottima salute.



"Tra la patria e un partito ho scelto l'Italia, tra l'Italia e Forza Italia ho scelto l'Italia. Non esiste un partito politico che non abbia come base dei valori in cui si crede - ha detto -, le cose che facciamo devono essere coerenti con i nostri valori." Un chiaro riferimento - e quasi una scusa non richiesta questa - per giustificare il suo abbandono a colui che lo ha reso, per gran parte, ciò che oggi è. Ma non basta e, in un altro passaggio, si rincara la dose: "Un moderato che non vota una forza di sinistra non può che votare per il Nuovo Centrodestra, forza di governo, impegno costante e soprattutto con visione, linea e prospettiva politica. In Forza Italia invece da 20 giorni litigano per le candidature alle Europee!".



Poi Lampedusa, gli immigrati e le tragiche scene viste di persona con il riferimento a 90 cadaveri messi in un hangar: "Pretendiamo che l'Europa difenda la frontiera del Mediterraneo, che è la frontiera dell'Europa. Oltre quel mare, in Nordafrica, ci sono tra le trecento e le seicentomila persone che vogliono fuggire. Molti scappano dalle guerre e molti sono in mano ai trafficanti di morte. Abbiamo speso finora nove milioni di euro, trecentomila euro al giorno, perché siamo campioni di accoglienza, perché non vogliamo che si verifichino altre stragi di Lampedusa, ma abbiamo il dovere di garantire sicurezza."



E, concludendo, "L'Italia è determinante per le scelte sull'immigrazione e l'Agenzia Frontex deve proteggere questa frontiera".