Emergenza carceri, amnistia e indulto 2014: tutto pronto per il nuovo congresso del Partito Radicale, anticipato da Marco Pannella per sollecitare ancora al Parlamento l'approvazione dei provvedimenti di clemenza generale ad efficacia retroattiva e per ristabilire condizioni di legalità nelle carceri italiane entro la scadenza dei termini (28 maggio) imposti dalla Corte europea dei diritti umani con la sentenza Torreggiani. Contro il sovraffollamento carceri e per indulto e amnistia si è fatta sentire di nuovo nei giorni scorsi la voce del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo un colloquio con Papa Francesco, mentre riprende al Senato l'esame congiunto dei ddl per le misure di clemenza e il ministro della Giustizia Andrea Orlando annuncia una nuova missione istituzionale a Strasburgo.

Amnistia e indulto 2014, Marco Pannella anticipa il nuovo congresso del Partito Radicale

"Preannuncio - ha detto Marco Pannella al termine del Senato del Partito Radicale - che l'VIII Congresso italiano del Partito radicale si terrà a Roma a partire dal primo pomeriggio di venerdì 23 maggio a domenica 25 maggio fino a conclusione dei lavori". "E' quanto ha deliberato all'unanimità - ha spiegato in una nota il leader storico dei radicali in sciopero della sete per amnistia e indulto 2014 - il Senato del Partito Radicale alla presenza dei responsabili dei soggetti costituenti Radicali Italiani, Non c'è Pace senza Giustizia, Associazione Luca Coscioni, Esperanto Radikala Asocio, Anticlericale.net, Nessuno Tocchi Caino, Certi Diritti, riunitosi formalmente a Roma il 2 e 3 maggio 2014".

Amnistia e indulto 2014, Pannella: 'Sostenuto da Papa Francesco e Giorgio Napolitano'

L'obiettivo di anticipare il congresso del Partito Radicale, seppur tra le difficoltà, è quello di pressare sul Governo Renzi e sul Parlamento sollecitando "il rientro immediato nella legalità del diritto e per denunciare l'infamia, offendo per questo la prosecuzione e il rilancio del Partito Radicale", ha detto Marco Pannella a Radio Radicale ricordando di essere sostenuto nella sua battaglia per i diritti dei detenuti da Papa Francesco e dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha chiesto a più riprese al Parlamento l'approvazione di leggi di amnistia e indulto 2014.