In questi giorni, un monitoraggio sulla trasparenza dei candidati italiani alle prossime elezioni europee è stato pubblicato da Riparte il futuro, la campagna di Libera e Gruppo Adele contro la corruzione.
A meno di una settimana dal voto, per dare un'idea della trasparenza dei candidati italiani alle prossime elezioni europee, Riparte il futuro ha considerato tutti i politici europei che hanno risposto all'appello e sottoscritto gli impegni concreti sulla trasparenza e la lotta al malaffare. L'Italia, ai primissimi posti per la dilagante corruzione, indossa la maglia nera.
Il monitoraggio
Il monitoraggio è chiaro: su 282 candidati provenienti da tutti i Paesi Ue che hanno risposto positivamente all'appello mettendoci la faccia, solo 83 sono italiani (il 29,4% del totale).
Nella classifica nazionale per numero di adesioni, al primo posto, svetta L'Altra Europa per Tsipras con 22 candidati, seguita dal Pd (13 adesioni), e il terzo posto ex aequo M5s e Green Italia-Verdi Europei (11). La classifica si fa via via sempre più blanda con Idv (9), Scelta europea (7), Ncd-Udc (4), Forza Italia (3), Lega Nord (2) e Fratelli d'Italia (1).
Mentre il monitoraggio è ancora in corso, Riparte il Futuro, e tutti coloro che firmano la petizione, chiedono ai candidati alle prossime elezioni europee alcuni impegni concreti: per i cittadini italiani, i politici nostrani dovranno rendere pubblici curriculm vitae, condizione patrimoniale e reddituale, una dichiarazione sulla loro storia giudiziaria e i potenziali conflitti di interesse; per i cittadini europei, i candidati italiani dovranno impegnarsi a costituire, qualora diventassero membri effettivi dell'Europarlamento, un intergruppo parlamentare contro la corruzione e le mafie che rilanci, attraverso interventi normativi concreti, il contrasto al crimine organizzato e all'illegalità.