Prosegue il dibattito in tema di Amnistia e Indulto 2014, emergenza carceri e riforma della giustizia: il piano stilato da Orlando sin qui non ha prodotto gli effetti sperati, ed anzi i tassi di sovraffollamento dei penitenziari sono tornai ai livelli pre sentenza del Consiglio D’Europa. A certificare uno stato di cose ormai insostenibile il dato sui sucidi, con 4 detenuti ad essersi tolti la vita nel giro di 20 giorni e un altro rinchiuso nel carcere di Torino che ha tentato di impiccarsi nella propria cella (per fortuna gli agenti in servizio in quel momento sono prontamente intervenuti impedendo al detenuto di portare a compimento il proprio disegno).
Il quadro insomma è complesso, e dopo gli appelli dell’ONU, del presidente Napolitano e del Sappe nelle ultime ore si vanno intensificando anche quelli dei cittadini che chiedono a gran voce Amnistia e Indulto 2014; dal punto di vista parlamentare, i ddl incentrati proprio sui due provvedimenti di clemenza generale sono al momento bloccati in Commissione Giustizia e lì rimarranno sino a quando Orlando non terrà la propria audizione. Con una riforma della giustizia che stenta a dare le giuste risposte e un piano, quello stilato da Orlando, sostanzialmente inefficace, l’impressione di fondo è che solo adottando provvedimenti straordinari quali Amnistia e Indulto 2014 si possa imprimere una scossa vera all’emergenza carceri.