Prosegue l'attività di riforma della giustizia italiana portata avanti dal Governo Renzi e dal Guardasigilli Andrea Orlando. Le ultime notizie parlano di una nuova convocazione della commissione di giustizia del Senato per la prossima settimana. La riunione potrebbe certamente toccare anche i dati in arrivo dallo svuota carceri 2014 e la possibilità di un nuovo atto di clemenza per i prossimi mesi. A sostegno di questa ipotesi le notizie tragiche in arrivo dalle carceri italiane, dove solo negli scorsi giorni si è assistito all'ennesimo suicidio presso il penitenziario di Pisa.

Sulla questione del sovraffollamento incombe anche la Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo, che ha già puntato i fari sul caso italiano e si aspetta cambiamenti significativi al riguardo.

Amnistia, indulto e svuota carceri 2014: nuovo esame la prossima settimana

Come già anticipata, nella riunione del prossimo martedì 9 settembre sarà nuovamente esaminata la possibilità di un atto di clemenza. Il Ministro Orlando fino a ora non si è mai dichiarato espressamente a favore di un provvedimento di amnistia e indulto, ma ha agito lateralmente offrendo la possibilità di conversione della pena in attività lavorativa a chi ha commesso reati minori. Questa misura, presente nello svuota carceri appena approvato, avrebbe permesso di liberare circa il 10% - 20% dei detenuti; numeri sicuramente notevoli visto lo stato dei penitenziari vicini al collasso, ma non sufficienti per riportare ordine ed efficienza sul campo.

Purtroppo esistono limiti dovuti anche alla necessità di fare economia da parte del Governo Renzi, ed è lo stesso Orlando ha sottolinearlo con una sua dichiarazione in merito: "il sistema della giustizia deve recuperare efficienza e tenere conto delle esigenze di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica, legate alla difficile situazione economica".

Orlando desidera superare definitivamente l'attuale modello di carcerazione

Resta un fatto: nei pensieri del Ministro c'è sicuramente la consapevolezza che l'attuale sistema non funzioni e vada riformato. L'idea (utilizzando le sue stesse parole) è di superare "un modello di detenzione caratterizzato da passività e segregazione"; sarebbe proprio in questo senso che andrebbero contestualizzate le misure alternative alla carcerazione approvate di recente.

Oltre a questa linea di demarcazione, sarà imprescindibile l'intervento del Parlamento, perché un provvedimento di amnistia e di indulto generalizzato non può essere avviato dall'esecutivo, ma solo dalle camere. Se effettivamente ci sarà un atto di clemenza, è proprio in questa sede che vedremo muoversi qualcosa di concreto.