La giovane compagna dell'ex Premier Silvio Berlusconi ne sta facendo un proprio cavallo di battaglia politico, con tanto di iscrizione all'Arcigay (convincendo pure un'improbabile Vittorio Feltri): far approvare in Italia una legge che preveda le unioni civili anche per le persone dello stesso sesso. E così, dopo aver stretto amicizia e una fitta collaborazione con l'ex parlamentare di Rifondazione comunista Vladimir Luxuria, è riuscita pure a portarla a cena ad Arcore; in quella Villa San Martino dove passano le principali riunioni riguardanti la politica, Mediaset e il Milan.
Così Luxuria al Corriere della sera che è riuscito a strappargli una dichiarazione pre-cena: "Sapete che facciamo? Io e Francesca non gli daremo tregua (…) Francesca ha detto che Silvio per me è favorevole alle unioni gay e comunque chiedetelo a lui. Gasparri ha risposto che non è così. Io lo guarderò negli occhi e glielo chiederò". Poi una stoccata alla sinistra parlamentare, di cui lei ha fatto parte, che ha sempre dato colpa del mancato accordo sulle unioni civili alla destra: "la sinistra ha rotto le scatole dicendo che certe leggi non si potevano fare perché non voleva la destra. E se ora Berlusconi apre come la mettiamo?". Ma sull'argomento è stato chiamato in causa anche Maurizio Gasparri, ex Ministro ed ex An, ora nelle fila di Forza Italia, il quale ha affermato che Berlusconi a lui ha detto di essere contrario ai matrimoni gay.
Ma poi ha anche ammesso di aver intrapreso con Vladimir Luxuria un dialogo da tempo.
Che la destra si apra ai matrimoni gay? Vedremo. Proprio in questi giorni il Ministro degli interni Angelino Alfano ha inviato ai prefetti una circolare che annulli e vieti le trascrizioni dei matrimoni gay avvenuti all'estero; cosa che molti comuni, anche importanti quali Milano, Roma e Napoli, già stavano facendo.
Inoltre, all'interno dello stesso centrosinistra vi sono scetticismi a riguardo, da parte degli ex democristiani ma anche di una parte del mondo post-comunista spesso pure riluttante al mondo omosex.