Dopo l'attentato al giornale satirico "Charlie Hebdo", anche in Italia è alta la tensione per la paura di eventuali attentati. Secondo la nostra "Intelligence" rischi di attentati molto elevati anche in Italia. Secondo gli esperti il rischio maggiore potrebbe arrivare da persone, anche europee, partiti per zone di guerra e una volta rientrati in patria, o in paesi europei, potrebbero pianificare attacchi terroristici. " Malgrado il Ministro Alfano dichiari che non ci sono tracce specifiche di organizzazione attentati in Italia, noi sappiamo che siamo a forte rischio di essere il prossimo obbiettivo - dichiara Valerio Arenare del Movimento Patria Nostra - già in passato abbiamo avuto la notizia di probabili cellule terroristiche presenti in Italia.

Non dimentichiamo che proprio in Italia è stato arrestato uno dei terroristi dell'attentato di Londra e che già in passato ci sono state indagini su italiani, che dopo essersi convertiti all'Islam, avevano lanciato, tramite social network, messaggi pro-jihadisti. nel nostro paese sono presenti diverse comunità Islamiche e i controlli su di loro sono sicuramente stati scadenti, quando invece c'è la quasi certezza che tra loro vi sono persone fortemente legate all'estremismo islamico. Siamo in forte rischio, la nostra incolumità è fortemente minacciata, molte città italiane, Roma su tutte, possono essere colpite in ogni momento. La presenza di persone di culto islamico è molto forte e in continuo aumento, molti di loro sono provenienti proprio da paesi dove vengono preparati militarmente i jihadisti, e questo aumenta i rischi.

I politici italiani, che finora non hanno saputo arginare il problema immigrazione clandestina incontrollata, stanno dimostrando ancora una volta di essere incompetenti e fuori da ogni realtà, minimizzando il problema e in alcuni casi difendendo alcune azioni spacciando strumentalmente le paure degli italiani per intolleranza nei confronti degli islamici".

"Lo Stato italiano deve assolutamente intensificare le misure di sicurezza nei pressi degli obbiettivi sensibili delle nostre città ma anche prendere delle iniziative che possono sembrare impopolari agli occhi di chi non riesce a capire la realtà delle situazione, ma fondamentale per garantire l'incolumità dei cittadini, ovvero un maggior controllo delle comunità islamiche presenti in Italia, specie nei confronti di chi proviene da territori di addestramento o teatri di guerra e l'immediata espulsione, che sia certa, di eventuali sospettati.

Per troppo tempo si è sottovalutato il problema di rischi attentati in Italia, doveva succedere la strage di Parigi per svegliare i nostri politici e il nostro popolo, speriamo solo che non sia troppo tardi".