Questa mattina, alla Camera dei Deputati, il ministro della giustizia Andrea Orlando, relazionando sulla questione del sovraffollamento carcerario, ha specificato che 'l'emergenza carceraria in Italia è stata superata senza l'utilizzo di misure straordinarie di indulto e amnistia. Infatti, al 31 dicembre scorso, i detenuti nei penitenziari italiani erano 53.623, dato ormai fermo da qualche mese'. Una novità apprezzata da tutti i parlamentari, annunciata dal ministro della giustizia, sarà la nomina di un garante nazionale dei detenuti che possa garantire il rispetto dei diritti civili all'interno delle carceri italiane.

Orlando ha poi spiegato che il motivo del buon risultato raggiunto da parte del governo italiano è stato il rafforzamento delle sanzioni alternative rispetto alla detenzione vera e propria. Esse sono state, al 31 dicembre 2014, 31.962. In questa maniera, continua Orlando, 'l'emergenza carceraria è stata ridotta con lo stesso numero di soggetti trattati'. Un obiettivo raggiunto alla luce delle polemiche che si sono succedute nei mesi scorsi e che hanno creato non pochi problemi al governo Renzi.

Il Guardasigilli ha poi specificato che 'l'obiettivo principale è quello di rendere la nostra giustizia una giustizia efficiente, come pilastro di ogni moderna democrazia. Il mio appello a tutte le forze politiche è quello che la giustizia non diventi la causa per scatenare polemiche'.

Andrea Orlando ha anche evidenziato il netto calo, dal 2009 ad oggi, dei procedimenti pendenti della giustizia civile, nonostante il carico di lavoro consistente dei tribunali sempre oberati da tanto lavoro. Ha poi proseguito dicendo che 'la crescente minaccia del terrorismo obbliga ad un rafforzamento della prevenzione e della repressione con l'introduzione di strumenti che possano coordinare tutte le investigazioni relative al terrorismo'. Infine, Orlando ha messo in evidenza come la corruzione è ormai diventata un male sociale che deve essere affrontata con tutte le forze anche per il suo intreccio con le organizzazioni mafiose.