Ricomincia martedì 10 marzo in commissione Giustizia al Senato la discussione parlamentare sui quattro disegni di legge per la concessione di amnistia e indulto 2015, mentre la maggioranza del Governo Renzi, in materia di sistema giudiziario, è ancora alla ricerca di un accordo sul ddl anti corruzione e sulla riforma della prescrizione dopo lo strappo di questa settimana in commissione Giustizia alla Camera che i ministri Angelino Alfano (Ncd) e Maria Elena Boschi (Pd) stanno cercando di ricucire tra non poche difficoltà.
Amnistia, indulto e corruzione: martedì 10 marzo esame ddl a Palazzo Madama
Tra i disegni di legge calendarizzati nella settimana parlamentare che va da lunedì 9 a venerdì 13 marzo dall'ufficio di presidenza della commissione Giustizia di Palazzo Madama, guidata dal presidente Francesco Nitto Palma (Fi), oltre ai quattro disegni di legge per amnistia e indulto, è previsto, secondo la nuova convocazione ufficiale, il seguito della discussione dei ddl sul contrasto alla corruzione e sul voto di scambio, sul falso in bilancio e le nuove norme anti riciclaggio, sul contrasto all'omofobia e alla transfobia. Un disegno di legge per l'indulto solo per questioni legate alle droghe è stato invece presentato nei mesi scorsi a Montecitorio, ma ancora non ha preso il suo cammino parlamentare.
Nel frattempo, contro il sovraffollamento degli istituti penitenziari, si cominciano a vedere i primi effetti del decreto svuota carceri e della nuova legge sulle pene alternative oltre che del nuovo decreto legislativo sulla depenalizzazione dei reati lievi. Per questo il ministro della Giustizia Andrea Orlando e il premier Matteo Renzi ritengono "inutili" i provvedimenti di clemenza straordinaria come indulto e amnistia.
Indulto e amnistia 2015, in prima linea Marco Pannella e Rita Bernardini
Ma a pensarla diversamente continuano a essere i radicali, con Marco Pannella e Rita Bernardini in prima linea a sollecitare con forza l'approvazione di indulto e amnistia 2015. "C'è una ragione di più - ha scritto la Bernardini nei giorni scorsi su Il Garantista commentando un nuovo pronunciamento della Cassazione sulla legge Fini-Giovanardi - per rendere obbligato un provvedimento completo, articolato e ragionato di amnistia e indulto".
La legge Fini-Giovanardi sulle droghe è già stata dichiarata incostituzionale dai giudici della Consulta, nei giorni scorsi anche la Suprema Corte di Cassazione ha ribadito che le pene relative alle cosiddette "droghe leggere" dovranno rideterminarsi al ribasso secondo le norme pre-Fini/Giovanardi, ovvero secondo le norme previste legge Iervolino/Vassalli così come modificata dal referendum popolare del 1993 che sancì la non punibilità dei consumatori di sostanze stupefacenti. La Bernardini, richiamando il messaggio alle Camere sulle questione carceraria dell'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ritiene questa nuova sentenza una ragione in più per dire sì ai provvedimenti di amnistia e indulto 2015 invocati in questi mesi da migliaia di detenuti italiani, dai loro parenti e non solo. Marco Pannella spera che su giustizia, indulto e amnistia il nuovo Capo dello Stato Sergio Mattarella segua le orme del suo predecessore.