Il gruppo di esperti IHS Janes, con sede a Londra, ha reso pubblico il rapporto sul 'traffico mondiale di armi' per quanto riguarda l'anno 2014. I dati sono allarmanti, in quanto mostrano un aumento del commercio globale di questi beni molto redditizi per chi li vende: in totale, il valore totale delle vendite ha raggiunto quota 64,4 miliardi di dollari, con un incremento del 13.4% rispetto ai 56 miliardi dell'anno precedente.

Al comando della classifica degli esportatori di armi troviamo gli Stati Uniti, che gestiscono un terzo del traffico a livello planetario per un guadagno di oltre 21 miliardi di dollari, e che, secondo il rapporto, sono stati anche i maggiori beneficiari della crescita dei commerci.

Le armi con il marchio a stelle e strisce, prodotte soprattutto da aziende leader del settore, come Boeing, Lockheed Martin et Raytheon, sono dirette principalmente verso il Medio Oriente e l'Asia in generale: il primo Paese importatore è infatti l'Arabia Saudita (6.4 miliardi di dollari), che ha registrato un aumento degli acquisti del 54%, scavalcando l'India, che si è fermata a "soli" 5.5 miliardi di dollari. In aumento anche il mercato degli Emirati Arabi Uniti, che ha raggiunto i 2.2 miliardi di dollari.

In seconda posizione, ma con un commercio di gran lunga inferiore a quello statunitense, troviamo la Russia, che ha guadagnato meno della metà rispetto a Washington (circa 10 miliardi di dollari), sebbene abbia registrato un aumento del 9% rispetto al 2013.

Le armi russe sono dirette soprattutto verso la Cina, in particolare per quanto riguarda il settore aerospaziale, mentre sono in calo le vendite verso Iran e Venezuela, a causa soprattutto del crollo del prezzo del petrolio.

La prima potenza dell'Unione Europea in quanto ad esportazioni di armi è la Francia, che occupa anche il terzo posto assoluto con 4.9 miliardi di dollari, più del Regno Unito (4.1 miliardi) e della Germania (3.5 miliardi).

Ma a fare la sua parte c'è anche l'Italia, che dal commercio internazionale di armi ha tratto un guadagno di 1.9 miliardi di dollari, superando Israele (1.7 miliardi) e la Cina (1.5 miliardi), unico Paese a figurare sia nella classifica degli importatori che in quella degli esportatori. Va comunque notato come, nel complesso, le esportazioni delle quattro principali potenze militari dell'UE superino quelle russe, ponendo l'Unione al secondo posto complessivo dietro agli USA. In Asia, invece, dopo la Cina sta registrando una grande crescita delle vendite la Corea del Sud, giunta ad un valore di 740 milioni di dollari.