Nicola Piepoli, il sondaggista fondatore dell'Istituto che porta il suo nome, ha rilasciato una intervista sul futuro trend che attende la politica italiana in merito alle intenzioni di voto degli italiani. Piepoli ha parlato della Lega Nord e di Salvini, che avrebbero raddoppiato i voti negli ultimi anni, in special modo grazie alle battaglie sulla lotta contro l'immigrazione clandestina.
Nell'intervista Piepoli fa un parallelismo fra il partito di Salvini e il Front National di Marine Le Pen, giudicando la Lega come una sorta di 'fotocopia' del partito di estrema destra francese. 'In Francia - ricorda Piepoli - il Front National pesca i voti nella stessa popolazione di riferimento della Lega'.
Piepoli ha diffuso un dato interessante, secondo il quale, nel 2100, con un tasso di immigrazione cosi elevato e la bassa natalità, gli italiani che vivranno nella penisola saranno solo 35 milioni, e addirittura, secondo il sondaggista, gli italiani nel 2200 saranno solo 8 milioni. Anche per questo, oggi, la Lega vanta il 16% dei consensi contro il 6% degli elettori che votavano per 'il carroccio' al momento dell'elezione di Salvini come segretario.
Il Pd stabile, mentre cresce ancora il M5S
Al momento attuale invece, stando a quanto riferito da Piepoli, il Pd si attesterebbe attorno al 34%. L'emorragia di voti si sarebbe stabilizzata, in attesa dei risultati del Jobs Act e delle riforme tanto decantate dall'esecutivo come un toccasana per l'economia italiana. 'Il Pd in questo momento - secondo Piepoli - non guadagna nè perde consensi'.
Il Movimento 5 Stelle continua invece nel proprio trend di crescita esponenziale attestandosi attorno al 25%. Una percentuale record che supererebbe anche il consenso sorprendente che riuscì a riportare in occasione delle elezioni politiche del 2013. Piepoli ha confermato che l'elettorato di destra è 'quello che propende verso posizioni di chiusura nei confronti degli immigrati', mentre a sinistra vige una sorta di apertura verso l'accoglienza, secondo un trend già consolidato da decenni.