Anche se la questione resta di competenza parlamentare e non governativa, non arrivano segnali incoraggianti dal Governo Renzi per i detenuti che sperano in provvedimenti straordinari di amnistia e indulto, come auspicato anche da Papa Francesco per l'anno del Giubileo Straordinario della Misericordia. L'esecutivo resta del parere che, grazie alle misure ordinarie già predisposte e a quelle su cui si sta ancora lavorando, continuerà progressivamente a migliorare ulteriormente la situazione nelle carceri.

Giustizia, Orlando: passi avanti Italia su rispetto Cedu

Ne è convinto, almeno il guardasigilli Andrea Orlando (Pd) intervenuto oggi a Roma all'incontro intitolato "La coscienza dell'Europa", promosso in occasione del 65esimo anniversario della firma della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. "L'Italia negli ultimi anni - ha ricordato il ministro della Giustizia - è risultata il Paese con il maggior numero di casi di violazione dei diritti umani, specie a causa - ha sottolineato l'esponente del Governo Renzi - delle maggiori criticità del settore della giustizia, del sovraffollamento carceri, dell'irragionevole durata dei processi. Ma oggi - ha sottolineato Orlando rivendicando i meriti dell'esecutivo nel segnare un'inversione di tendenza - il Paese sta procedendo in direzione opposta".

I contenziosi italiani davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo sono notevolmente diminuiti in un anno.

Indulto e amnistia ancora fermi in commissione al Senato

"Se a settembre 2014 l'Italia era il primo Stato per i casi pendenti con circa 17 mila ricorsi -ha spiegato il ministro della Giustizia - oggi abbiamo più che dimezzato la dimensione del contenzioso".

Orlando ha spiegato che il Governo Renzi "ha colto l'occasione della sentenza pilota Torreggiani (quella sul sovraffollamento carceri inumano e degradante, ndr) per andare al di là del parametro dei tre metri quadri da garantire a ciascun detenuto nelle carceri". Per far fronte alla sentenza Torreggiani è stato approvato l'anno scorso il cosiddetto decreto svuotacarceri che ha concesso lo sconto della pena del 10% - di fatto un mini indulto - e risarcimenti in denaro a detenuti o ex detenuti costretti a scontare la pena carceraria in istituti penitenziari sovraffollati.

Occasione utile anche per "ripensare - ha detto il ministro - l'intero modello di detenzione". Il governo sta valutando diverse proposte di riforma del sistema penitenziario e non solo. Ci sono "in itinere misure volte - ha spiegato oggi il guardasigilli - a rendere più agevole e veloce il processo ma anche per risolvere i problemi legati - ha aggiunto Orlando secondo quanto riferisce l'Ansa - a ricorsi ripetitivi nei settori degli espropri, delle confische e delle pensioni".

Misure di clemenza, appello di Papa Francesco per il Giubileo

Queste le ultime dichiarazioni sul fronte della giustizia e delle carceri, mentre in commissione Giustizia al Senato si attende il reinserimento dei ddl per amnistia e indulto dopo la cancellazione dal calendario dei lavori.

E' probabile che un nuovo appello per la concessione dei provvedimenti straordinari di clemenza generale venga lanciato da Papa Francesco martedì 8 dicembre nella piazza di San Pietro in occasione dell'inaugurazione ufficiale del Giubileo Straordinario della Misericordia con l'apertura della Porta Santa. Riuscirà il Pontefice, come fece uno dei suoi predecessori - Papa Giovanni Paolo II - ad imprimere la svolta auspicata da migliaia di detenuti su nuove leggi di amnistia e indulto contro il sovraffollamento nelle carceri?