Obama conclude i suoi due mandati presidenziali pronunciando il discorso sullo stato dell'Unione. E' un discorso diverso dai precedenti in quanto viene tenuto in un clima surriscaldato da una serratissima campagna elettorale ed, inoltre, il settimo ed ultimo in quanto l'avventura politica del presidente Obama si concluderà a breve.
Il parlamento americano è riunito in seduta comune. Vi è solo una sedia vuota di fianco alla first lady Michelle Obama. Il posto lasciato simbolicamente vacante rappresenta tutte le vittime della violenza da armi fuoco, problema che, soprattutto ultimamente sta diventando una piaga difficile da debellare.
Il discorso è durato poco meno di un'ora in virtù della promessa fatta dal presidente, non appena aver preso posto sullo scranno, di essere più breve e conciso rispetto ai precedenti discorsi.
L'attacco ai Repubblicani: una sferzata di ottimismo
Il presidente Obama traccia un bilancio positivo riguardo i suoi due mandati e attacca la retorica repubblicana che, in questi mesi di campagna elettorale, sta tracciando un bilancio catastrofico. Il paese non è in declino, anzi è "la nazione più forte del mondo", con un apparato militare che non teme confronti e che rivendica il suo ruolo di leader tra le potenze mondiali poiché "quando c'è un grosso problema internazionale da risolvere i popoli del mondo non guardano a Mosca o a Pechino: vengono a chiedere a noi" - spiega.
Gli Stati Uniti sono una nazione che ha saputo superare le difficoltà economiche e sociali tutelando i lavoratori, i diritti civili e proteggendo le minoranze etniche e culturali, vero punto di forza di questa America multiculturale.
Cosa significa leadership per il presidente americano?
Lo State of Union addresssi dipana tra argomenti spinosi quali l'amministrazione della leadership politica in un contesto mondiale.
Il presidente spiega che agire e amministrazione con saggezza significa, soprattutto, dosare la propria capacità militare e farne uso solo per giuste cause. Non bisogna cedere, infatti, alla retorica del cinismo e delle soluzioni poco lungimiranti. Obama afferma che: "E' più facile essere cinici, sostenere che il cambiamento è impossibile, muoversi in modo spregiudicato illudendosi che le azioni non abbiano conseguenze.
Ma così si torna indietro a un mondo di sistemi tribali nel quale si mettono alla berlina i cittadini che non rassomigliano a noi, che non pregano come noi, che non votano come noi. Non può essere questo il futuro dell'America".
Papa Francesco e il messaggio d'amore
Gli Stati Uniti che Barack Obama vuole lasciare al prossimo presidente è un luogo dove i valori di accettazione del prossimo, soprattutto se questi è di religione e di cultura diversa, e di tolleranza siano dati per assodati. Il presidente per rendere il suo messaggio ancora più chiaro, cita Papa Francesco, dicendo: "Imitare l’odio e la violenza dei tiranni e degli assassini è il modo migliore per prendere il loro posto".
Le nuove quattro sfide per gli Stati Uniti
Il discorso sullo stato dell'Unione si conclude evidenziando le quattro grandi tematiche che l'America è chiamata a risolvere. La prima riguarda la riduzione delle diseguaglianze sociali; la seconda, invece, la gestione del progresso tecnologico soprattutto nell'ambito delle energie verdi e rinnovabili; la terza verte sull'impegno di garantire e mantenere la sicurezza sul suolo americano, mentre l'ultima sottolinea la necessità di una riforma del processo politico che, molto spesso, s'è dimostrato inadeguato.