Matteo Renzi, durante un suo commento in merito al dopo amministrative, riflette sul risultato elettorale, ammettendo platealmente una sconfitta del PD, che ora si ritrova a dover ridefinire i suoi obiettivi.

Il Presidente del Consiglio ha dichiarato che d'ora in avanti, all'interno del partito, si discuterà di come attuare una politica che sia più vicina alle reali esigenze dei cittadini: dal lavoro alle tasse, alle esigenze anche più piccole dei cittadini, pur rivendicando i risultati ottenuti dal suo governo, attraverso la sua opera riformista.

Il premier dichiara che la vittoria dei Cinquestelle inaree metropolitane come Roma e Torinonon sia affatto un voto di protesta, ma una richiesta forte di cambiamento da parte dei cittadini.

Rilancia le reali intenzioni del suo partito, di rispondere a questa richiesta, con reali intenti di attuare una politica innovativa, investendo sul capitale umano e che semplificata dalle riforme porterà alla riduzione dei parlamentari e risponderà così, in tempi più brevi, alle esigenze del paese.

Visti i risultati negativi delle amministrative, Renzi ha deciso di anticipare la seduta di riunione della Segreteria del partito, prevista per il 27 giugno, al 24 giugno.

Tra i temi da affrontare, ci sarà quello scottante del suo doppio incarico: infatti oltre ad esserePremier,ricopre anche la carica di Segretario del partito.

Un tema che sta molto a cuore soprattutto alla minoranza PD, nella quale in particolar modo spiccano le voci di Gianni Cuperlo e Roberto Speranza, i quali, in questi giorni di dopo voto, hanno caldamente sollecitato il Premier a scegliere tra le due cariche, che obbligano il Presidente del Consiglio, già oberato di responsabilità, a rispondere anche delle responsabilità legate all'incarico di segretariato.

Inoltre, il doppio incarico comporterebbe, a detta deidue politici,rispettivamente -deputato PD- e leader di -Sinistra Riformista-, una "presenza ingombrante", che limiterebbe la possibilità di espressione all'interno del partito.

Piero Fassino, a 24 ore dalla sconfitta amministrativa nella città torinese, ammonisce la neo sindaco del M5S, Chiara Appendino, accusandola di aver condotto una campagna elettoralebasata sul No Tave sul -Reddito di Cittadinanza, obiettivi sui quali ora tentenna, dichiarando che in quanto alla Tav, il sindaco può agire solo facendo da portavoce dei no, e in merito al Reddito di Cittadinanza, che la questione deve essere risolta da Governo e Regione.

Matteo Salvini, leader della Lega Nord, pur dichiarandosi dispiaciuto per la perdita di voti al Nord, e di aver perso in comuni importanti, come la città di Varese, laquale dopo 23 anni di dominio leghista è passata al PD con la vittoria di Davide Galiberti, e per il mancato obiettivo di affermarsi nel Centro-Sud, comunica la sua volontà di non allontanarsi dalla linea politica finora seguita dalla Lega.

Nonostante le critiche di diversi esponenti leghisti, tra i quali Roberto Maroni, governatorelombardo, che accusano Salvini di aver condotto una campagna elettorale generica, la quale non ha portato i sostenitori leghisti alla comprensione delle reali intenzioni della Lega, Salvini si oppone replicando che le linee guida del partito sono chiare e lineari: stop all'Europa, stop ad una immigrazione indiscriminata, lotta agli sprechi, collaborazione e condivisione con il Fronte Nazionale di Marine Le Pen, con il Presidente Russo Vladimir Putin,con il premier britannico David Cameron.

Beppe Grillo intanto attacca i giornalisti, rei, a suo dire, di fare tanto frastuono attorno alla vittoria del M5S a Roma e Torino, ma di non aver compreso le vere basi del Movimento ed i suoi veri obiettivi, oltre che non aver compreso l'evoluzione del Movimento, nel corso degli anni.