Nuovo aggiornamento settimanale su amnistia e indulto 2016. Oggi parliamo dell'imminente manifestazione che si terrà in Corsica il prossimo 24 settembre e dell'immobilismo, fin qui, in Italia. Il popolo corso rinnoverà la richiesta presentata un anno fa dal consiglio Regionale Corso allo Stato francese, inerente il provvedimento di amnistia per i prigionieri politici originari della Corsica. Una richiesta che non ha trovato ad oggi ancora una risposta positiva. La manifestazione, sottolineiamo, è prevista ad Ajaccio, città che conta circa 65 mila abitanti, capoluogo della regione.

Alla mobilitazione del popolo corso ha aderito anche iRS, acronimo che sta perindipendentzia Repubrica de Sardigna.

Novità

Sul portale irsonline.it si legge inoltre che iRS ha invitato la società sarda e le istituzioni a prendere parte, attivamente, alla manifestazione di sabato 24. Lo slogan lanciato daindipendentzia Repubrica de Sardigna è "Hè ghjunta l’ora di fassi sente" ma su Twitter, da parte dei corsi, si può leggere da giorni l'hashtag #U24EiuCiSeraghju, a testimonianza di come la manifestazione di sabato prossimo potrebbe avere una risonanza molto importante anche in Francia, mentre dubitiamo che i nostri media rivolgano la loro attenzione sulla mobilitazione per amnistia del popolo corso.

Le ultime notizie su amnistia e indulto confermano che i provvedimenti sul problema del sovraffollamento delle carceri sono lontani anche da un reale confronto politico in Parlamento. Un rinvio che inizia a far scuotere la testa a chi deve convivere ogni giorno con tutte le conseguenze che comporta una vita non sempre al di sopra degli standard minimi di dignità, che ogni Stato democratico dovrebbe garantire, a maggior ragione oggi, quando si è superata abbondantemente la soglia del 2000.Gli addetti ai lavori ipotizzavano una ripresa dei lavori a partire da settembre, ma la realtà dei fatti non è stata quella immaginata all'inizio dell'estate.Non sono dunque confortanti le ultime che arrivano dai palazzi della politica, sopratutto per chi credeva in un cambio di rotta da parte del Parlamento concernente la questione.

Per avere ulteriori aggiornamenti sulla questione vi invitiamo a cliccare, come sempre, il tasto Segui in alto a destra, in attesa che arrivino novità confortante a partire dal prossimo mese, quello di ottobre.