Sarà il ricompattarsi del Partito Repubblicano in vista del voto dell'8 novembre, saranno gli effetti della nuova inchiesta dell'FBI ai danni di Hillary Clinton nell'ambito dello scandalo 'emailgate'. Ad ogni modo la rimonta di Donald Trump, che meno di un mese fa era dato per spacciato, è reale. Ne è consapevole la sua avversaria politica che non è affatto tranquilla e ne ha ben ragione.
Stando ai sondaggi, ormai all'ordine del giorno, la poltrona più importante della Casa Bianca potrebbe decidersi sul filo di lana.
Il 'gioco' dei Grandi Elettori
Sono i Grandi Elettori, in rappresentanza di ciascuno dei 50 Stati (più il 'District of Columbia', ndr) che compongono gli Stati Uniti d'America, a scegliere il presidente. Su 538 totali ne servono 270 ed allo stato attuale Trump ne avrebbe 180 contro i 226 della Clinton. Sarebbero attualmente in bilico 132 voti, Lo scenario ovviamente non è ufficiale ma è quello dipinto da RealClearPolitics. In base al precedente sondaggio, l'imprenditore newyorkese era fermo a 161 contro i 259 dell'ex first lady.
Come funziona il voto per le presidenziali USA
Non saranno i cittadini ad eleggere direttamente il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Gli americani infatti scelgono i 538 Grandi Elettori, Stato per Stato, che poi a loro volta eleggeranno l'inquilino principale della Casa Bianca. I Grandi Elettori sono suddivisi in base alla popolazione di ciascun Stato, ecco perché è importante vincere negli Stati più grandi, i cosiddetti "Stati chiave", che consegnano al candidato presidente il numero maggiore di Grandi Elettori. Il sistema elettorale in vigore è una sorta di "maggioritario secco", il candidato che vince in uno Stato ottiene infatti la totalità dei Grandi Elettori. Per esempio, se Hillary Clinton o Donald Trump vincessero in California anche per un solo voto, otterrebbero tutti i 55 Grandi Elettori californiani.
Abbiamo citato l'esempio dello Stato con il maggior numero di Grandi Elettori.
Probabile mappatura del voto
Tra gli Stati più grandi, Hillary Clinton in questo momento sarebbe in vantaggio in California, New York, Illinois e New Jersey. Tra gli Stati che registrerebbero una tendenza democratica ci sono inoltre la Pennsylvania ed il Michigan. Tra quelli che dovrebbero registrare una vittoria più o meno sicura di Donald Trump figurano invece Stati più piccoli come il Tennessee, il Missouri e l'Alabama ma "The Donald" avrebbe anche buone possibilità di affermarsi in Texas (38 Grandi Elettori), tradizionale roccaforte repubblicana. Sarebbero nove gli Stati in bilico e tra questi è il più importante è la Florida. Gli altri, sempre secondo le proiezioni, sono la Georgia, il North Carolina, l'Arizona, il Colorado, il Nevada, lo Iowa e l'Alaska.