Parla di Brexit e per in uno speech si fa pagare 2400 euro al minuto. È questa la vita dell’ex premier britannico, David Cameron. Dopo le dimissioni a seguito dell’esito del referendum sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, Cameron si è reinventato speaker di alto livello. Cameron è andato in tour in Asia e all’Università DePauw in Indiana. Ha detto di essere una “vittima del populismo”, già che il suo futuro in politica si è compromesso per l’ascesa dei movimenti anti-sistema. Cameron ha detto che la decisione dei britannici di lasciare l’Unione europea è il riflesso di “'una sensazione di infelicità' con il resto del mondo”.
“Può sembrare strano, ma io sono ottimista… dopo tutto, l’ascesa del populismo mi è costato il lavoro”, ha detto agli studenti americani.
Ma ha buoni motivi di esserlo. Anzi, ben 143.000 motivi. Per un discorso di un’ora si è fatto pagare 143.000 euro, ovvero 2400 euro al minuto. Come premier, invece, guadagnava 170.000 euro all’anno. Cameron non è l’unico che si è reinventato speaker d’oro: lo hanno fatto anche Bill Clinton e Tony Blair. Chissà se seguirà l’esempio il nostro Matteo Renzi.