La legge Iori è ora in Senato. Gli educatori e i pedagogisti attendono, dopo vent'anni, il giusto riconoscimento professionale, ma qualcosa non torna. L'ultima comunicazione della prima firmataria della proposta di legge informa che 'per presentare subemendamenti (ovvero le modifiche agli emendamenti) c'è ancora una settimana di tempo. Poi discussione finale in VII commissione. Quindi Aula Senato.
Legge Iori: ultime novità
Fin qui tutto bene, se non fosse per l'emendamento proposto dalla relatrice della DDL 2443, Francesca Puglisi, che all'articolo 4.1 ha indicato 'i servizi nei quali operano gli educatori professionali socio-pedagogici e i pedagogisti e relativa formazione'.
Per raggiungere il titolo di educatore professionale socio-pedagogico, l'interessato dovrà conseguire il diploma di un corso di laurea della classe L-19 Scienze dell'educazione e della formazione. Mentre, il profilo di educatore professionale socio-sanitario verrà conseguito tramite il rilascio del diploma di laurea abilitante di un corso di laurea della classe L/SNT 2.
Al punto 4 viene specificato che le università dovranno impegnarsi per favorire e attivare corsi di laurea interdipartimentali o interfacoltà tra strutture relative al campo medico e all'area delle scienze dell'educazione e della formazione. Inoltre, allo studente che, in possesso di uno dei due titoli, deciderà di conseguire anche l'altro verrà riconosciuto, ovviamente, un maggior numero di crediti.
Dell'emendamento n.4 è il comma 7 a far storcere il naso ad un certo numero di educatori e pedagogisti. Questo perché viene indicato che la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico per i servizi educativi per l'infanzia potrà essere conseguita oltre che il corso di laurea della classe L-19, anche col superamento di un corso di specializzazione di 60 CFU o con il rilascio della laurea presso la facoltà di Scienze della formazione primaria o dell'educazione (in questo caso vi invitiamo a leggere la tabella presente insieme agli emendamenti sul sito del Senato).
A questo corso di specializzazione potranno iscriversi i laureati nella classe L-24 Scienze e tecniche psicologiche e i laureati in Scienze della formazione primaria. Inoltre, si specifica che l'educatore professionale socio pedagogico per i servizi educativi per l'infanzia potrà accedere al corso in Scienze della formazione primaria secondo modalità che verrà indicate entro i 90 giorni dall'approvazione della legge Iori.
L'articolo 8 precisa che gli psicologi, o i laureati nella classe L-24, che hanno almeno 20 CFU in determinati settori (quali ad esempio M-PED/01, M-PED/02, M-PED/03) potranno accedere all'ultimo anno per il corso di laurea della classe L-19. In questo modo conseguiranno il titolo di educatore professionale socio-pedagogico.
Due riflessioni
La legge Iori si è sempre configurata come il riconoscimento agognato e professionale dell'educatore e del pedagogista. Questa legge, se venisse approvata, senza la modifica dell'emendamento 4, permetterà agli psicologi, tramite un percorso di studi ad hoc, di acquisire il titolo di educatore professionale socio-pedagogico.
Il presidente Apei, Alessandro Prisciandaro, sul suo profilo Facebook ha commentato questo emendamento, esprimendo il suo disappunto: 'Si sta trasformando in una legge che disciplina la possibilità del doppio titolo per psicologi, educatori sanitari ed insegnanti delle primarie.
Professioni che sono state già normate con apposite leggi'.
Resta quindi l'enigma di sempre: perché gli psicologi possono diventare educatori, mentre gli educatori e i pedagogisti non possono diventare psicologi?
Teniamo inoltre a precisare un'ultima cosa, visto che si tratta di un emendamento non è detto che sia accolto. L'auspicio è che la legge venga accolta senza intaccare il suo corpus.
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