Per provocazione, contestazione, burla, ma anche per realizzare un sogno, the french dream, e perché in politica non si sa mai; l'inimmaginabile può diventare realtà. La grandeur francese in versione politica si è materializzata da qualche giorno per le strade e sui muri di Parigi e di altre città transalpine dove sono apparsi curiosi manifesti in cui c'è la faccia di Barack Obama, ex inquilino della Casa Bianca, primo presidente afroamericano degli Usa. Sullo sfondo la bandiera francese e sotto la scritta 'Obama 2017', maggio 2017.
Candidato alla presidenza francese dunque?
Può essere, di certo non ancora. Probabilmente, allo stato attuale neanche è informato dell'iniziativa. Potrebbe diventarlo se andasse in porto una certa petizione.
Una petizione perché Obama divenga il 25 esimo presidente della Francia
Il perché dei manifesti, 500 solo a Parigi, è chiaro leggendo cosa c'è scritto nella parte bassa: si invitano i cittadini a firmare una petizione on line con cui chiedere ufficialmente ad Obama di correre per l'Eliseo, a fronte di una rosa di candidati non considerata soddisfacente da molti francesi o almeno dal gruppo di attivisti che ha ideato questa provocazione. Una boutade sì, ma fino a un certo punto dal momento che l'hastag #Obama2017 sta riscuotendo su Twitter e altri social network molto più successo del previsto.
"I francesi sono pronti a fare scelte radicali. Questo è un bene perché abbiamo un'idea radicale da offrire loro", è la tesi degli organizzatori. Ma come è venuta l'idea di proporre la candidatura all'Eliseo all'ex presidente Usa Obama? Perché proprio lui? Ha il miglior curriculum di tutti, un passaporto valido in tutto il mondo, sostengono i 'provocatori' e non solo: "Perché è ancora possibile votare per un presidente e non contro un candidato; perché in un momento in cui la Francia si appresta a votare in massa per l'estrema destra, possiamo ancora dare una lezione di democrazia al mondo con l'elezione di un presidente francese straniero".
Il sogno francese, un milione di firme per Obama
Un sogno da realizzare per far uscire la Francia da un letargo che può prendere l'aspetto di un incubo: gli attivisti che hanno lanciato l'iniziativa, vorrebbero contrastare i francesissimi e malvisti candidati presidenziali Macron, Fillon e Le Pen, facendo gareggiare Obama dopo aver raccolto 1 milione di firme entro il 15 marzo.
Obiettivo ambiziosissimo in tempi record: l'idea è di presentare all'ex inquilino della Casa Bianca il documento per convincerlo a sfidare gli altri concorrenti. Obama è perfetto per traghettare la Francia nella sesta repubblica e strapparla al letargo.
Per quanto l'iniziativa sia scherzosa, a tratti burlona, ha una veste professionale e non lascia nulla al caso: c'è un sito internet in cui documentarsi e conoscere tutti i dettagli (obama2017.fr); c'è un database per i social network con tanto di immagine di copertina; un indirizzo mail per chiedere informazioni.
Far riflettere gli elettori, scuotere la politica e dare ai francesi il sogno idoneo. Uno degli organizzatori che ha scelto di essere chiamato solo Antoine ammette: "Sì è un gioco, ma con serio proposito.
La gente non ne può più con questi politici, è stanca; offriamo un po' di divertimento in mezzo a tutti questi scandali".
I sondaggi suggeriscono che la candidata Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra, il Fronte Nazionale, supererà il primo turno, ma non avrà la maggioranza assoluta. Il partito pro Obama cerca il candidato che non c'è, né mai ci sarà. A meno che Obama, quando scoprirà l'iniziativa, non vorrà stare al gioco.