Negli Stati Uniti sono 9 gli Stati dove si può acquistare e consumare liberamente marijuana, anche per uso ricreativo. A Colorado, Washington, Oregon, Alaska e Washington DC si sono aggiunti, con il referendum dell’8 novembre, California, Maine, Massachusetts e Nevada. La tendenza sembrava fosse orientata verso una legalizzazione anche a livello federale, ma il cambio della guardia alla Casa Bianca tra Barack Obama e Donald Trump sta rimescolando le carte. Il portavoce dell'amministrazione Trump, Sean Spicer, pochi giorni fa ha reso noto che, prossimamente, verranno avanzate delle proposte di legge federale per contrastare il consumo di marijuana a scopo ricreativo, non l’utilizzo medico.

Il presidente - ha spiegato Spicer - non è contrario all'uso della marijuana per scopi medici, ma lo considera “molto diverso dall'uso a scopo ricreativo, di cui il dipartimento di Giustizia intende occuparsi”. Ignorato il recente rapporto del National Institute on Drug Abuse secondo cui, negli stati dove la cannabis è stata legalizzata, il suo consumo è diminuito. Questa volta, però, i cittadini a stelle e strisce che hanno permesso al tycoon di sconfiggere Hillary Clinton, sembrano avergli voltato le spalle. Secondo un sondaggio commissionato dalla tv conservatrice e pro Trump, Fox News, il 71% degli americani è contrario a questo provvedimento.

Il sondaggio di Fox News

“Supporteresti o ti opporresti al rafforzamento delle leggi federali contro la marijuana negli Stati che hanno già legalizzato il suo uso sia medico che ricreativo?”.

È questo il testo del quesito posto dal network di proprietà di Rupert Murdoch. Il risultato non lascia spazio a dubbi: il 71% degli intervistati si dice contrario, mentre solo il 23% si schiera a favore della svolta proibizionista di Trump. A rilanciare la notizia è stato proprio il noto giornalista di Fox News, Bret Baier, il quale, con un tweet, ha chiesto pubblicamente se “Donald Trump dovrebbe rafforzare le norme federali contro l’erba ricreativa”. La risposta degli americani è stata evidentemente inequivocabile. Come si comporterà adesso The Donald?