Dopo la decisione di Enrico Rossi di lasciare il Partito Democratico non erano state poche le polemiche politiche sul fatto che, in queste ultime tre settimane, il presidente della Regione Toscana non avesse ancora formalizzato da un lato l'uscita dal gruppo consiliare del Pd in seno alla Regione Toscana, dall'altro sul fatto che ricoprisse ancora (seppure in aspettativa) il ruolo di funzionario del Partito nella federazione di Pisa.
Anche in Regione Toscana nasce il gruppo Art.1-MPD, ne fanno parte due consiglieri
Ma nella serata di questo 15 marzo Enrico Rossi ha reso noto alla stampa di voler mettere a tacere tutte queste polemiche, rendendo note due novità. Sul piano politico è stata comunicata infatti la nascita, anche nel Consiglio Regionale della Toscana, del gruppo "Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista": ne farà parte oltre allo stesso Rossi anche un'altra consigliera regionale. Stiamo parlando di Serena Spinelli, fiorentina di quasi 43 anni, eletta alle scorse elezioni con ben 5.450 preferenze personali.
I due formeranno insomma gruppo autonomo, che resterà comunque ovviamente alleato del PD in seno alla maggioranza che guida la Regione, in appoggio appunto alla Giunta Rossi.
Enrico Rossi lascia il lavoro funzionario del PD
L'altra notizia data da Enrico Rossi è invece di natura più personale. Infatti, cosa che probabilmente pochi sapevano, l'attuale presidente della Regione è da ormai circa trent'anni funzionario di partito, ruolo ricoperto sia nel PCI, che poi nel PDS, nei DS e in seguito anche nel PD, sempre nella Federazione di Pisa. Ruolo da cui è ovviamente in aspettativa da quando svolge l'incarico di assessore regionale alla Sanità (aprile del 2000) e a maggior ragione da quando nel marzo 2010 è diventato "Governatore" regionale.
Ebbene, Rossi ha annunciato alla stampa la propria decisione di licenziarsi dal Partito. Un'azione che, stando a quanto affermato, Rossi metterà in pratica non appena avrà avuto dall'INPS il calcolo dei contributi per la pensione figurativa. Chissà se ciò basterà a placare le polemiche degli ultimi giorni. Di sicuro si profilano anni difficili per il Presidente della Toscana che fino al 2020 ha il compito di governare la Regione con la maggioranza di un partito che ha appena abbandonato e che sembra poco incline a fargli sconti.