Non ci sorprende che Donald Trump possa avere ancora un numero considerevole di fans sparsi per il mondo. Paradossalmente rappresenta il 'populismo telematico' allo stato puro: falsamente formale e, per certi versi, inconcludente negli incontri ufficiali, poi si trasforma in un 'drago' quando c'è da twittare i suoi commenti al di fuori di qualsiasi logica politica. Corrisponde all'identikit di una parte del popolo di Internet, gli opinionisti improvvisati della Rete: assolutamente inadeguati a qualsivoglia materia, ma pronti a spargere veleno alla minima circostanza.

I fatti recenti dimostrano ampiamente che l'America di Trump non è un partner affidabile, il G7 ha confermato questa impressione soprattutto nel modo 'poco elegante' con cui il leader della Casa Bianca si è 'sfilato' quando l'argomento toccato è stato l'accordo sul clima di Parigi. Al suo indirizzo sono volate parole pesanti da Berlino, ma la risposta di Washington è stata caratterizzata dal pieno stile Trump, quella del bambino colto con le mani nella marmellata che cerca di distogliere l'attenzione dalle accuse che gli vengono rivolte con un argomento qualsiasi.

Le critiche di Angela Merkel

Angela Merkel è l'esatto opposto di Donald Trump, i riflettori non li ha mai amati e men che meno le sterili polemiche.

Le sue rare stoccate, però, colpiscono sempre a fondo. Dopo il G7 di Taormina, riferendosi in particolare all'accordo sul clima, ha sottolineato come "i tempi siano cambiati e non possiamo più fare affidamento sugli altri". Il riferimento è, ovviamente, allo storico partner americano. "Noi europei dobbiamp prendere in mano il nostro destino", ha aggiunto la cancelliera e, ad onor del vero, non è la prima volta che ribadisce questo concetto. Molto più duro l'ex presidente dell'europarlamento, Martin Schulz, leader del Partito Socialdemocratico tedesco che il prossimo settembre sfiderà la Merkel per la Cancelleria. "Trump distrugge tutti i valori dell'Occidente, un uomo del genere va ostacolato".

Tra gli altri leader presenti a Taormina, si è espresso sulla questione anche il 'padrone di casa'. Le dichiarazioni di Paolo Gentiloni seguono la lunghezza d'onda di Angela Merkel. "Le sfide globali impongono la necessità che l'Europa prenda in mano il proprio destino e l'Italia condivide questa necessità. Negli ultimi mesi è emersa parecchia sintonia su questo concetto tra i diversi Paesi dell'Unione".

La replica di Donald Trump

Trump ha affidato la sua replica a Twitter, come sempre. Il presidente degli Stati Uniti ha punto Angela Merkel sul versante economico, sottolineando "il deficit commerciale enorme con la Germania che paga molto meno di quanto dovrebbe alla NATO. Molto male per noi, ma le cose cambieranno".

Mosca: 'Rapporti con USA senza una svolta seria'

Come se non bastasse, nuove frecciate sono partite all'indirizzo di Donald Trump: di questi tempi è come sparare sulla Croce Rossa. Giungono da Mosca e non sono un bel preludio a quello che sarà il primo confronto del nuovo presidente degli Stati Uniti con Vladimir Putin, in programma al G20 di Amburgo (7 ed 8 luglio prossimi, ndr). "Se nell'ultimo periodo dell'amministrazione Obama, i rapporti tra Russia e Stati Uniti hanno toccato il loro punto più basso, da quando c'è Donald Trump non c'è stata alcuna svolta seria", ha detto il vice ministro degli esteri del Cremlino, Sergej Ryabkov, aggiungendo che "la Russia è disponibile a fare la sua parte, ma molto dipenderà dalla linea che Washington ha intenzione di tenere nei nostro confronti. Il presidente Putin - ha concluso - è aperto alla distensione e normalizzazione delle relazioni, ma in primo luogo devono essere presi i considerazione i reciproci interessi dei due Paesi".