La Commissione elettorale del Kenya ha annunciato ieri la vittoria definitiva dell'ex leader del partito politico Kenya African National Union (KANU), Uhuru Muigai kenyatta. In realtà, Kenyatta aveva già vinto le elezioni presidenziali che si erano tenute a Nairobi l'8 di agosto ma vennero annullate dalla Corte Suprema kenyana che si pronunciò il primo di settembre con una sentenza storica mai avvenuta precedentemente in un Paese africano.
Le votazioni vennero cancellate per presunti brogli elettorali contestati dal suo storico e principale sfidante, Raila Odinga, leader del partito socialdemocratico Orange Democratic Movement (ODM) e a capo della coalizione National Super Allianca (NASA).
Probabili anomalie
Wafula Chebukati, presidente della Commissione elettorale keniana, ha dichiarato che Kenyatta ha ottenuto circa 7,5 milioni di voti pari al 98% di quelli espressi. Il problema è che la quota di partecipazione effettiva sembra essere stata al di sotto del 39%, meno della metà registrata dopo l'esito delle votazioni estive. Inoltre, in 25 circoscrizioni nella parte ovest del Kenya, più di tremila seggi sono rimasti chiusi per questioni di sicurezza.
Chebukati ha precisato che questo fatto non rappresenta una determinante notevole per quanto riguarda l'esito del voto. Odinga però non si dà tregua e continua a risollevare la questione esortando i suoi sostenitori ad opporsi ricordando anche che Kenyatta è stato accusato per dei possibili crimini contro l'umanità compiuti dopo le elezioni presidenziali che si tennero tra il 2007 e il 2008.
Scenari futuri per il Kenya
Odinga avrebbe richiesto ieri di tornare alle urne entro 90 giorni affermando che il Kenya è in serio pericolo con Kenyatta. Secondo il capo dell'opposizione, il nuovo presidente keniota vorrebbe annientare tutte le istituzioni del paese, compresa la Corte Suprema. Nairobi è divisa tra cittadini pronti a ribellarsi nuovamente e cittadini che invece sono stanchi di queste continue rivolte e vorrebbero una tregua se non una stabilità conclusiva.
Human Rights Watch e Amnesty International hanno denunciato l'atteggiamento brutale della polizia keniana sostenendo di aver utilizzato una violenza illegale nei confronti dei manifestanti. Da settembre fino ad oggi ci sono state numerose vittime, tra cui donne e bambini innocenti. Kenyatta, dopo l'annuncio della vittoria, ha manifestato il suo sincero interesse richiedendo azioni concrete di pace. E' consapevole però che il suo avversario potrebbe presentarsi di nuovo davanti alla Corte Suprema e richiedere l'annullamento delle elezioni.