Qualcosa di simile si era verificato già qualche giorno fa, quando a Pomigliano erano stati rinvenuti diversi manifesti che raffiguravano il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, all'interno di una bara. A finire sotto attacco è stavolta Luigi Di Maio, candidato Premier per il Movimento Cinque Stelle, e la sede pentastellata del celebre comune del vesuviano.

Il manifesto all'esterno della sede del Movimento

La notizia risale alla tarda mattinata di oggi, venerdì 2 marzo 2018: all'esterno dei locali sede del Movimento Cinque Stelle di Pomigliano, sarebbe stato affisso l'ennesimo manifesto politico (questa volta non firmato da alcuna associazione) che mira ad attaccare uno dei Candidati Premier alle ormai imminenti elezioni del 4 marzo: Di Maio.

"Vuoi un altro al servizio dei potenti? E allora vota Giggino la Trippa". Sullo sfondo un'immagine in bianco e nero del Vice Presidente della Camera dei Deputati fotoshoppato su una celebre immagine del comico napoletano Totò. Sul luogo "incriminato" sono giunti poco dopo anche i militari del Comando Locale dei Carabinieri, che proveranno a far chiarezza su quanto accaduto e ad identificare gli autori dell'ennesimo gesto di inciviltà e scarso spirito democratico che sta contrassegnando negativamente la città di Pomigliano d'Arco (e non solo) in tempo di elezioni.

Le analogie con l'attacco politico a Matteo Renzi

Il contenuto denigratorio dei manifesti affissi questa mattina all'esterno della sede del Movimento Cinque Stelle fa immediatamente ricadere l'attenzione su un precedente recentissimo, verificatosi non più di due giorni fa: la realizzazione (con conseguente diffusione) di diversi manifesti funebri raffiguranti Matteo Renzi e recanti la seguente didascalia: "è venuto a mancare Matteo Renzi, di anni 43.

I funerali si terranno il giorno quattro marzo alle ore 22.30 dal Parlamento Italiano. Il presente vale anche come ringraziamento".

A differenza del cartellone con tanto di sfottò politico riguardante la candidatura di Luigi di Maio, i manifesti funebri del segretario PD recano una firma ben visibile, quella dei Sicobas FCA di Pomigliano d'Arco, che non avrebbero mostrato alcun indugio nel manifestare apertamente, seppur con una scelta dai tratti estremamente macabri, il proprio dissenso sulla ricandidatura di Matteo Renzi alle prossime elezioni del 4 marzo.