Alla fine l'accordo politico c'è, e sta maturando col passare delle ore. L'unione che ne verrà fuori è la più logica: una maggioranza composta dal M5S e dalla Lega, con la "benevolenza" di Forza Italia. Le forze politiche premiate dal voto del 4 marzo andranno a comporre una coalizione che porterà l'Italia ad avere il governo più anti sistema di tutta Europa. Questo apre molte incognite sia a livello interno che internazionale; il Quirinale lo sa bene e per questo pretenderà delle raccomandazioni solide.

Un governo che nascerà zoppo, un governo da cui gli italiani pretendono molte risposte.

Un programma estremo

Se dobbiamo stare ai programmi delle due forze politiche, il governo Lega-M5S parte azzoppato. Questo perché difficilmente si potranno conciliare in modo risolutivo le diverse proposte delle due forze. Entrambi i partiti nascono nel solco del malumore del paese; sia Lega che 5 Stelle vengono etichettate come "forze populiste" figlie della crisi economica e Politica. E per questo tanti italiani rimettono le loro speranze nelle mani dei due partiti premiati dal voto delle ultime politiche.

Due parti d'Italia differenti andranno ad unirsi nella via di Palazzo Chigi: il nord produttivo e il sud colpito dalla povertà e dalla crisi. Queste due società in una pretenderanno delle risposte, e non sarà un gioco da ragazzi trovare una quadra tra le diverse aspirazioni ed ideologie dei partiti.

Reddito di Cittadinanza e Flat Tax sono due proposte che corrono su strade diametralmente opposte, dividendo nord e sud Italia: Lega e 5 Stelle rispetteranno le promesse fatte in campagna elettorale? Questi due cavalli di battaglia si trasformeranno in realtà oppure tutto passa in cavalleria? I conti pubblici vanno osservati e tenuti in ordine, non è pensabile mettere in crisi le fondamenta finanziarie del paese seguendo fantasiose ricette miracolose che di miracoloso non hanno nulla.

Il programma estremo derivato dall'unione tra quello leghista e quello grillino rischia di mettere in crisi i nostri conti pubblici e la nostra credibilità europea, purtroppo già piuttosto fragile. Serve pragmatismo e realismo.

Il fatto che sul Colle più alto abiti ancora il presidente Mattarella dovrebbe incutere una certa dose di ottimismo e tranquillità anche nelle diverse istituzioni internazionali. Il governo che nascerà tra pochi giorni è uno spartiacque politico-istituzionale; un governo basato su una formula mai vista in Italia e in Europa: l'unione tra due forze anti-sistema.